Roma

È scoppiata la mania del cine-turismo

Agenzie di viaggi offrono veicoli a 2 ruote (conducente compreso) per insoliti tour

Valeria Arnaldi

Vacanze romane, Ladri di biciclette, Il ventre dell'architetto, Il gladiatore. Sono solo alcuni dei tanti film girati a Roma, ora divenuti oggetto di appositi tour cine-turistici. Sembra, infatti, che a italiani e stranieri le tradizionali visite a musei e monumenti non bastino più. La città assume un fascino diverso perfino per i romani, se vista attraverso occhi e obiettivo di noti registi.
La tendenza non poteva sfuggire a guide e agenzie di viaggio, che hanno deciso di organizzare percorsi tematici sulle tracce del grande cinema. Argiletum Tour Operator propone quattro itinerari: «Kolossal», «Neorealismo», «Dolce vita» e «Roma protagonista», quest’ultimo dedicato alla cinematografia contemporanea. Non mancano percorsi personalizzati sulle richieste dei clienti. «Prima della partenza - spiega Franco Rea, ideatore del servizio insieme a Piero Gennari e Francesco Torri - c’è la possibilità di assistere a delle proiezioni, nelle quali mostriamo scene di film, più o meno famosi, inerenti al tema scelto. Poi inizia il vero tour, un mini-viaggio nella storia del cinema, abbinato a notazioni artistico-culturali sui luoghi visitati. Le visite si effettuano in scooter per godere a pieno della città».
Il pacchetto «standard», che dura tre giorni e due notti, prevede albergo, itinerari multimediali, gadget tematici e visite guidate con tanto di cestino «da comparsa» per avere l’illusione di vivere un giorno di riprese. Il più richiesto è l’itinerario dedicato al neorealismo, che prende le mosse da piazza Vittorio Emanuele II e Ladri di biciclette, per raggiungere via degli Avignonesi, dove si trovava il teatro di posa di Roma città aperta, e concludersi nella Pietralata di Pasolini, passando per Pantheon e Prenestino.
Visite su due ruote, ma con vespe d’epoca, anche per Hr Incentives, che organizza il mini-tour «Vacanze Romane», quattro ore sulle orme delle sequenze principali del celebre film interpretato da Audrey Hepburn e Gregory Peck. «A farne richiesta sono, per lo più, coppie o giovani famiglie - dice il titolare dell’agenzia, Stefano Lombardi -. Si emozionano quando si trovano nei luoghi del film e si fanno fotografare nelle stesse pose degli attori. Questo, non solo per avere un ricordo, ma anche per vedere quanto strade e monumenti siano cambiati con il tempo». I «driver» si occupano della guida del mezzo, di dare informazioni sulla pellicola e anche della sicurezza dei turisti. Vengono scelti in base all’età e al profilo dei clienti per ridurre la distanza tra guida e visitatore, creando una sorta di «compagnia di amici». Ai gruppi è riservata la possibilità di prendere parte a una caccia al tesoro. «I partecipanti devono trovare le location nelle quali sono stati girati alcuni fotogrammi del film - prosegue Lombardi -. Per farlo, possono utilizzare gli indizi che forniamo loro alla partenza e chiedere informazioni ai romani. Non è un’impresa facile anche perché abbiamo scelto immagini poco note e location difficili da raggiungere, dal portone del palazzo in via Margutta in cui abitava Gregory Peck a via del Plebiscito dove la Hepburn inizia ad andare in vespa.

In ogni posto devono scattare una foto, cercando di riprodurre la scena il più fedelmente possibile».

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