(...) Larrivo del figlio del leader leghista in realtà era rimasto soltanto unipotesi, visti i numerosi impegni elettorali. Ma anche solo la voce è bastata a scatenare minacce e azioni come quella della scorsa notte. A testimonianza di un clima politico sempre più violento nei confronti di chi non si allinea al pensiero «democratico». Il segretario provinciale della Lega, Alessio Piana, ha rivelato che lingresso della sede, oltre che con le scritte sulla facciata, è stato imbrattato con escrementi. «Sono episodi di intolleranza che confermano come i fascisti rossi sono sempre in piena attività a Genova - interviene Piana - Le innumerevoli dichiarazioni di solidarietà ricevute dalla popolazione del Lagaccio ci incoraggiano a proseguire il cammino nellinteresse dei cittadini». Quei cittadini che hanno voluto smentire anche il contenuto delle scritte. «Qui da noi al Lagaccio molti hanno origini meridionali - interviene ad esempio Enzo Cincotta - Eppure sono tutti vicini alle battaglie della Lega e la Lega li aiuta e li rispetta. Altro che odio». Dal Nuovo Psi - unica componente del Pdl e dellintera rappresentanza partitica a farlo - arriva la piena solidarietà alla Lega: «Colgo loccasione per denunciare leccessivo permissivismo a personaggi che si avocano il diritto di imporre la loro opinione con la forza e la violenza - tuona Piergiorgio Razeti del Nuovo Psi - Non si tratta di persone del popolo sfruttato e oppresso ma di un manipolo di fuori di testa (anche figli di gente come si deve) utilizzati da squallidi personaggi politici».
Dura ovviamente anche la reazione di Davide Rossi e di Milena Pizzolo, consigliera della Lega nel Municipio Centro Est, che chiede un intervento di prefetto e questore contro chi «agisce indisturbato, anzi supportato dai partiti della sinistra» e che si dice certa che «se questa città avesse basi culturali diffusamente democratiche ciò non accadrebbe».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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