Scuola Il covo di «pusher» non era all’interno della Vaccari

L’istituto scolastico Leonarda Vaccari di Roma ribadisce la propria totale estraneità alla vicenda del covo di pusher scoperto dalla polizia municipale nello stesso complesso immobiliare della scuola. «L’abbinamento “covo pusher, luogo di spaccio di droga”, con l’Istituto Leonarda Vaccari - si legge in una nota diffusa dall’avvocato Lucio Ghia, legale della scuola - è rimbalzata sulle maggiori testate giornalistiche, dando luogo a ripetute notizie false e diffamatorie ai danni dell’Istituto, che rivendica la sua totale estraneità rispetto ai fatti in questione». L’istituto, «in funzione dal 1936, medaglia d’oro della Sanità Pubblica - aggiunge il legale della scuola - ha il suo ingresso in viale Angelico 20/a e 22, mentre “il covo di pusher” si trova in via Silvio Pellico 11. Tra questo appartamento e l’Istituto non vi è alcuna interconnessione nè comunicazione di alcun genere, ancorchè l’Istituto sia nello stesso complesso immobiliare».

L’avvocato Ghia, inoltre, riferisce che «l’appartamento occupato dai pusher è di proprietà del Comune di Roma, al quale da anni è stata segnalata a cura dell’Istituto la pericolosità delle frequentazioni che ivi hanno luogo. Inoltre su denuncia dell’istituto gli occupanti dell’appartamento sono stati condannati nel 2001 per furti perpetrati ai danni dell’istituto stesso».

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