Scuola e influenza C’è chi vuole il certificato preventivo

Scuola e influenza C’è chi vuole il certificato preventivo

Più che l’inizio dell’anno scolastico sembra un’esercitazione di attacco batteriologico. La campanella sta per suonare è gli istituti romani si preparano in ordine sparso a contrastare la psicosi da influenza A. Dopo il caso del liceo Newton, il cui preside forse a caccia di notorietà ha vietato i baci tra studenti nonché la condivisione di bibite, merendine e sigarette, ecco il caso dell’istituto tecnico per il turismo Colombo, la cui preside ha inviato una lettera ai genitori per informarli delle misure di prevenzione adottate. Tra cui un certificato medico obbligatorio. «Coloro che non porteranno il certificato entro cinque giorni dall’inizio della scuola - ha scitto la preside Ester Rizzi - non potranno entrare e saranno mandati a casa. Si sarà molto severi e si cercherà di responsabilizzare i genitori che dovranno avvertire subito la scuola di eventuali sintomi dei propri figli o casi sospetti». Particolare attenzione sarà data ai ragazzi che hanno passato l’estate all’estero. Riguardo alle gite scolastiche, l’istituto non ha preso ancora nessuna decisione. Si aspetta che tutte le classi tornino in aula: martedì infatti sono entrati solo gli alunni del primo anno, mentre per tutti gli altri il primo giorno di scuola sarà oggi.
Intanto Cittadinanzattiva Lazio lancia l’allarme: nel 61 per cento delle scuole manca il sapone, nel 69 per cento l’asciugamano usa e getta. Lo rileva il settimo Rapporto Impararesicuri su sicurezza, qualità e comfort delle nostre scuole, che Cittadinanzattiva presenterà ufficialmente il 17 settembre. «Una situazione - scrive in una nota l’associazione - che ormai riscontriamo da anni, ma che quest’anno assume per tutti un significato particolare. Non ci può interrogare sulla opportunità o meno di ritardare l’inizio della scuola o di chiudere quelle che presenteranno un certo numero di casi, se mancano le misure ordinarie e quotidiane di igiene e prevenzione della diffusione del virus». Cittadinanzattiva chiede dunque che tutti gli istituti siano dotati di questi elementari strumenti di igiene e rivolge l’appello «non solo al ministero ma a tutte le Istituzioni locali (Provincia e Comunedi Roma)». Cittadinanzattiva «renderà disponibile a partire dal 17 settembre, sul proprio sito internet www.cittadinanzattiva.it al link http://www.cittadinanzattiva.

it/, un volantino scaricabile in pdf per ricordare al personale scolastico e agli studenti le “norme” relative alle occasioni in cui è indispensabile lavarsi le mani e le modalità corrette di lavaggio. Sempre sul sito di Cittadinanzattiva è già online un dossier completo sulle condizioni di igiene e pulizia delle scuole italiane».

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