I bilanci delle scuole sempre più in rosso. Secondo un sondaggio effettuato su 231 istituti di Milano e Lombardia ammonta a 55mila euro il debito dello Stato per sanare i conti relativi al 2006, soprattutto per pagare i supplenti.
I dirigenti scolastici speravano che il problema venisse risolto dalla Finanziaria e invece in bilancio non è stato previsto nemmeno un euro. Per questo La Faisal, la Federazione delle associazioni delle scuole, in una lettera indirizzata al presidente Prodi ed al ministro Fioroni, lancia l'allarme. «Ci sono situazioni - si legge nel documento - che arrivano anche a un deficit di 100.000 euro. Benché parziali, i dati forniscono un quadro generalizzabile a tutti gli istituti scolastici della regione, che stanno vivendo una situazione sempre meno sostenibile». La lettera così continua: «La mancanza delle risorse economiche necessarie ha costretto le scuole ad intervenire con continue anticipazioni di cassa, per garantire il pagamento degli stipendi ai supplenti. Ora però le casse sono vuote e le scuole si trovano nell'impossibilità di continuare a pagare gli stipendi ai supplenti, di retribuire le attività del fondo d'istituto dello scorso anno scolastico e di procedere alla fornitura dei beni necessari per la garanzia di un regolare funzionamento del servizio».
La parola torna ora al governo che nel capitolone varato la scorsa estate sembrava aver garantito un sistema di finanziamento delle scuole una volta per tutte. E invece non è stato così. E a farne le spese sono soprattutto i supplenti più precari che in molte scuole rischiano ormai di non ricevere più lo stipendio.
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