Se dal benzinaio con le commissioni spariscono i punti

Niente commissioni per chi paga il carburante con la carta di credito. In realtà, tra qualche mese le cose potrebbero cambiare: l’ultima versione del decreto liberalizzazioni ha stabilito infatti che la gratuità dei pagamenti al distributore - per spese fino a 100 euro - varrà fino a quando non sarà concluso il tavolo sui costi di gestione delle carte che vedrà impegnate le banche e le Poste, con l’obiettivo di ridurre in linea generale le commissioni agli esercenti sulle carte di pagamento. Ma per chi utilizza American Express al distributore, il cambiamento è arrivato da subito: spariscono le commissioni, ma anche i punti fedeltà.
É datata dicembre 2011, infatti, la lettera arrivata ai titolari per informarli che dal primo gennaio 2012, per legge, non potranno più essere addebitate commissioni per i pagamenti elettronici ai distributori di carburante inferiori a 100 euro, ma American Express ha deciso di «offrire ai propri titolari condizioni di maggior favore», eliminando la commissione per qualsiasi importo. Due paragrafi dopo, però, la sorpresa: dal primo febbraio 2012, i pagamenti ai distributori «non daranno più luogo all’acquisizione di punti nell’ambito dell’operazione a premi Membership Rewards», il programma fedeltà per i titolari, né all’acquisizione di miglia Alitalia.
Il motivo è la scarsa redditività del servizio, spiega la società interpellata dal Giornale: la legge impone di togliere la commissione non solo ai clienti ma anche agli esercenti, il che rende impossibile coprire i costi, sostiene American Express, che ha deciso tuttavia di mantenere attivo il servizio per i titolari. E la società sottolinea di avere allargato le possibilità di accumulare punti, anche in misura tripla rispetto al normale, presso supermercati e i punti della grande distribuzione.
Resta il fatto che i titolari di altre carte di credito quella commissione - 77 centesimi, non una cifra da capogiro, ma comunque un balzello - non l’hanno dovuta mai pagare. Molte carte Visa, ad esempio, non la applicano: dipende in ogni caso dal contratto tra il cliente e la banca che ha emesso la carta, a cui spetta decidere sull’eventuale commissione.

E lo stesso vale per l’altra carta bancaria, MasterCard, mentre per Diners la commissione dipende dal contratto con il cliente. In tempi di liberalizzazione e di concorrenza da incentivare, anche questo può fare la differenza.

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