Sport

Se incomincia a piovere si cambia moto in corsa

da Phillip Island

La prima reazione è ironica, com'è nel suo stile. «In Italia si dice che chi fa la spia non è figlio di Maria», si lascia andare Valentino Rossi quando, in conferenza stampa, gli dicono che Nicky Hayden avrebbe esposto reclamo per un sorpasso ai danni di Stoner in regime di bandiere gialle e, quindi, vietato. In realtà, Hayden non ha fatto alcuna protesta e, nonostante la richiesta della Honda, il terzo posto di Valentino è stato ufficializzato dalla direzione corsa.
Chiuso l'episodio, c'è da dire che per la prima volta si è assistito al cambio moto ai box. Una situazione confusa, tanto che per un paio di giri non si capiva com'erano veramente le posizioni, ma che Valentino giudica positivamente. «Premesso che nel nostro sport è difficilissimo trovare una soluzione ideale quando inizia a piovere, mi sembra che tutto abbia funzionato per il verso giusto, anche se ai box c'era troppa gente».
Partito dalla prima fila, Rossi ha faticato a trovare un buon ritmo, sia nella parte iniziale con l'asciutto, sia poi con il bagnato. «Quando siamo partiti - racconta - in qualche punto della pista sgocciolava e in quelle condizioni non mi fidavo a spingere. Poi ho preso un buon ritmo, ho fatto il giro più veloce e sull'asciutto ero il più forte, anche delle Ducati. Siamo tornati ai box per cambiare moto e lì ho perso molto tempo, anche perché chi non aveva niente da perdere osava di più. Ci ho messo cinque giri a prendere confidenza e quando ho aumentato il ritmo ho sempre sperato di andare a prendere Gibernau. Per passarlo, ho preso anche qualche rischio, ma era giusto farlo per mettere qualcuno tra me e Hayden. Alla fine, è stato un risultato positivo, ma se fosse stato asciutto avrei guadagnato di più su Nicky. Adesso sono secondo a 21 punti: può succedere ancora di tutto».
Ne è convinto anche Marco Melandri, splendido vincitore di una gara che, alla vigilia, si annunciava ostica per lui. La pioggia ha cambiato i valori in campo e Marco è stato bravissimo ad approfittarne.

Anche lui, come Valentino, è stato prudente all'inizio, per poi girare un secondo più forte di tutti.

Commenti