Il cane ha servito l'uomo, dai tempi della domesticazione, mettendogli al servizio le sue innumerevoli doti fisiche, psichiche e soprattutto la fedeltà che rimane un po' il tratto caratteristico di questa specie. Più recentemente, assieme ad altri animali, ha preso forma quel tipo di aiuto, indirizzato ad anziani, malati, disabili e bambini, che la scienza ha denominato "pet therapy" (la terapia attraverso il contatto con un animale d'affezione), termine ormai entrato nelle case di tutti gli italiani. Quello che neanch'io mi aspettavo era che il cane potesse aiutare a imparare la fisica. L'avessi saputo, ai tempi del liceo, io che rimediavo regolarmente l'insufficienza in matematica e fisica (i docenti impietositi facevano poi le debite compensazioni con gli eccellenti voti in italiano e lettere antiche), avrei chiesto al preside di potermi recare tra i banchi con Rocky, il mio amato Cocker Spaniel.
Chad Orzel è nato e cresciuto a New York e, laureato in fisica, è ora docente di fisica e astronomia di un prestigioso istituto della grande Mela. Come racconta nell'introduzione l'autore di questo interessante e originale libro, egli si reca un giorno al canile per adottare un cane e non poteva immaginare che avrebbe incontrato Emmy, una bastardina affettuosa e in cerca di un tetto, ma soprattutto una bastardina parlante con uno spiccato interesse in ciò che il suo nuovo proprietario fa nella vita e di come questo possa tornarle utile. L'incontro fra il professore e il cane è esilarante, come piacevole e ironico è tutto questo strano libro. "La targhetta sulla sua porta del canile diceva Principessa, ma non mi pare un nome molto adatto. Che ne pensi piccolina, come dovremmo chiamarti?" Emmy " mi dice. "Perché proprio Emmy?" " Perché è così che mi chiamo stupido". Segue poi un vero e proprio interrogatorio da parte di Emmy al docente. " Devo accertarmi che voi meritiate un cane come me".
Una volta superata la prova del "grattamento di pancia" il professore ottiene dal cane di poterlo liberare e portarselo a casa e da lì comincia un rapporto tutto particolare tra i due che, conversano amabilmente del più e del meno, ma soprattutto di meccanica quantistica il principale interesse di Emmy.
Questo libro doveva uscire mezzo secolo fa. Avrebbe forse evitato dubbi e ramanzine di due poveri genitori che udivano il figlio maledire Einstein con in mano Uomini e Topi di Steinbeck.
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