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Sei gol più uno annullato dal «linesman»

Cent’anni fa, domenica 15 maggio 1910, battendo 6-2 la Francia all’Arena di Milano con i «goals» (come si scriveva allora) di Lana (tripletta), Fossati, Rizzi e Debernardi, la nazionale italiana cominciava a scrivere una storia impreziosita da quattro titoli mondiali (1934, ’38, ’82 e 2006). Un inizio quasi in sordina, il calcio stava uscendo dai giorni pionieristici, l'informazione sportiva privilegiava ciclismo e ippica, il calcio era relegato fra gli sport minori. Solo la Gazzetta dello Sport presentava Italia-Francia venerdì 13 pubblicando le foto di cinque giocatori e poche righe. La vittoria italiana trovava un certo risalto sui giornali di lunedì 16 maggio, ma non come avvenimento principale della domenica. Il Corriere della Sera apriva la prima pagina con il titolo a cinque colonne «La riforma delle tasse sugli affari», le notizie più rilevanti dello sport erano il Giro ciclistico d'Italia e il Premio del Commercio di galoppo all'ippodromo di San Siro dotato di 50mila lire di premio. Titolo a due colonne per Italia-Francia, resoconto dettagliato ma senza tabellino, la cronaca non rilevava i minuti di gioco bensì l'ora solare, fissando l'inizio alle 15.45 e il primo gol italiano alle «ore 16.08, Lana segna il primo punto per l'Italia con un potentissimo calcio dopo ripetuti passaggi con Boiocchi».
La Gazzetta dello Sport dedicava tre pagine alla tappa inaugurale del Giro d'Italia, Milano-Udine, e al Premio del Commercio di galoppo. Per il calcio il titolo «Il vittorioso incontro della squadra nazionale di foot-ball con la squadra francese». L'articolo era anonimo come si usava allora. Dettagliata la descrizione delle squadre, i francesi in «maglia bianca a strisce azzurre e paramani rossi», gli italiani in «camicia bianca, sul petto una breve striscia con i nostri colori». Con la stessa divisa bianca l'Italia giocherà il successivo incontro con l'Ungheria il 26 maggio, adottando la maglia azzurra il 6 gennaio 1911, nell'incontro di ritorno con gli ungheresi a Milano.
Altri stralci di cronaca: «Gli spettatori erano più di 4000, cifra più che considerevole data la concomitanza del match col Premio del Commercio (di galoppo, ndr)». «Grande entusiasmo latente che raggiungerà il parossismo quando l'ultimo fischio dell'arbitro, signor Henry Goodley, troverà l'Italia vittoriosa». Nella cronaca del secondo tempo un gustoso episodio: «Al 16° minuto avviene un po' di confusione, la palla è caduta presso la linea di fallo, il linesman Gama agita la bandierina, non s'intende se per indicare che la palla è fuori o dentro e mentre i francesi si fermano gli italiani continuano il gioco e Lana segna un goal. Ma Goodley s'informa e annulla il punto».

Sembra oggi.

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