Cardiff - Senza cucchiaio di legno, ma anche senza acuto finale. Finisce così il Sei Nazioni 2010 dell'Italia. Ancora una straordinaria difesa azzurra nel primo tempo contiene l'onda rossa. E infatti il Galles viene fermato per almeno quattro volte a un passo dalla linea di meta. Turnover decisivi della difesa italiana, punita soltanto da qualche errore di superficialità e dal piede di Stephen Jones, per ben quattro volte. Ma lo sforzo e la seconda partita internazionale ad altissimo livello si pagano. Inevitabilmente. Altrimenti la federazione non avrebbe fatto carte false per la partecipazione di due squadre in Celtic League l'anno prossimo. Per restare alla fredda attualità in avvio di ripresa la spia della riserva azzurra lampeggia ul rosso fuoco. E il Galles si scatena.
Onda rossa Dopo 5 minuti di sofferenza pura passati in trincea sulla propria linea dei 5 metri gli azzurri capitolano. E' Hook, secondo centro potente dai piedi veloci, a infilarsi oltre la linea di meta: è il 19-0 che, in avvio di ripresa, taglia definitivamente le gambe agli italiani dopo che gli infortuni avevano messo ko, prima del drop d'avvio, Masi e Derbyshire e, a gara in corso, Canavosio e Canale. Dopo 5' Mauro Bergamasco, non ispiratissimo, si fa cacciare per 10 minuti con un cartellino giallo dopo una spinta alla guardia avversaria in ruck. Gli azzurri, già abbondantemente sulle ginocchia, con l'uomo in meno vanno al tappeto. Al 17' Hook replica la segnatura. E al 28' arriva anche la perla di Shane Williams.
In mezzo solo un calcio piazzato di Mirco Bergamasco (che nella prima frazione si era fermato sul palo). Nel finale un sussulto di orgoglio del XV di Mick Mallet si concretizza con una meta al 34' di McLean in slalom tra i trequarti gallesi. Sono i punti del 33-10 finale che conclude il Sei Nazioni 2010 dell'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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