«Senza federalismo è un’indipendenza che non ha risorse»

«Voler risolvere i problemi di Lambrate creando un Comune autonomo è come voler progettare una nuova macchina partendo dai bulloni, invece che dal disegno complessivo». Luca Antonini, professore di diritto costituzionale all'università di Padova, non fa sconti alle rivendicazioni secessioniste dei comitati di quartiere. Esperto di autonomie e devoluzione, membro fino al 2005 dell'Alta commissione di studio per il federalismo fiscale voluta da Giulio Tremonti, Antonini definisce un'eventuale indipendenza di Lambrate come «un decentramento che avverrebbe all'interno di un sistema nel complesso statalista. Mancherebbero cioè tutti i mezzi e le risorse finanziarie per permettere al nuovo Comune di funzionare adeguatamente, garantendo degli effettivi benefici per la popolazione. Sarebbe, per fare una metafora, una pezza nuova su un vestito vecchio».
Per il professore dunque «è molto più utile lavorare per arrivare a un impianto complessivo di federalismo fiscale, per poi procedere a eventuali ritocchi. Non si può pensare di partire da Lambrate per cambiare il sistema, è l'esatto contrario». Anche perché per il docente «federalismo non vuol dire "piccolo è bello", ma maggiore trasparenza, non è la moltiplicazione delle strutture, ma una maggiore razionalizzazione».

Antonini non esclude dunque che il progetto dei comitati di Lambrate possa attuarsi, pur definendolo «demagogico e assolutamente irrealistico se lo scopo è fare il bene della gente. È insomma soltanto il frutto di una degenerazione localistica, che avrebbe il risultato di aumentare le poltrone e basta».

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