Lui, 32 anni, clandestino e con almeno cinque alias, viaggiava in Bmw; lei, 23enne, regolare e con un lavoro, prende ogni giorno i mezzi pubblici. Due destini che sincrociano quelli di questi due marocchini, ma purtroppo non si tratta di una storia damore. Il giovane uomo - Fatallah El Hay - è finito in manette per aver violentato la sua connazionale, dopo averla minacciata con un coltello e averla rapita a bordo della sua vettura proprio mentre stava aspettando il tram della linea 24.
Tutto è accaduto sabato alle 8, in via Volvinio, allo Stadera. La ragazza aspetta il tram. La Bmw le si accosta e il connazionale, che la giovane non ha mai visto, si sporge dalla vettura, poi scende, le si avvicina con un coltello e le impone di entrare in macchina. Dopo averla portata nel parcheggio di un centro commerciale, sempre restando in auto e continuando a minacciarla puntandole un coltello alla gola, le intima di spogliarsi e la costringe a un rapporto orale, poi la violenta. La ragazza cerca di attirare lattenzione di una signora che porta a spasso un cane, ma il marocchino, quando se ne accorge, le sferra un pugno in testa e poi, sgommando, la riporta al capolinea del 24, in via Ripamonti, quindi si dilegua. Lo troveranno più tardi, per mettergli le manette, i carabinieri ai quali la ragazza si è rivolta con laiuto di alcuni passanti.
«Si tratta - fa notare il vice sindaco Riccardo De Corato - del 40° episodio accaduto da inizio anno a Milano: in ben 34 casi lautore era straniero e 25 responsabili sono africani. Che commettono queste violenze per lo più su donne straniere, anche se le vittime sono quasi a metà (16) italiane».
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