È una serata da Pazzini: in testa adesso c’è Del Neri

A sorpresa entra in campo il tridente, dietro c’è anche Santon, Josè decide di sbalordire e coglie la sua seconda sconfitta di stagione dopo Pechino. L’Inter non si è vista, ha mantenuto un possesso palla fragile, giocando in orizzontale e faticando una cifra ad avanzare. Confusione senza i tre punti, anche se Josè Mourinho non è d’accordo. La Sampdoria non fa niente di straordinario? Be’, Eto’o e Milito non impegnano mai Castellazzi, e non è impresa da poco, l’unico che ci riesce è Balotelli che Josè decide di tagliare. Il gol arriva nel momento migliore dei campioni d’Italia? No, arriva in pieno sonno, perché la squadra si era adagiata a un falso pareggio che l’accontentava a tre giorni da una partita molto delicata in Champions. L’errore di Santon non è solo di Santon, la grande dormita prende tutta la difesa, due sbucciate e Julio Cesar immobile non sa proprio con chi prendersela. Il trasloco da San Siro con il Napoli annichilito è totale. Non si vede la voglia, c’è solo un vago impegno dei singoli, l’unico vero pericolo Castellazzi lo corre su una punizione di Lucio, in realtà Julio Cesar neppure quello. Ma poi a pensarci bene è l’identica menata di Bari, Parma e Cagliari, partite finite con punti in classifica ma senza un gioco a giustificarli. Anzi sembra l’identica menata della scorsa stagione, quando stressando mezza Italia, l’Inter vinceva fra critiche pesantissime.

Inutile chiedere a José come la pensa, quando perde lui non è mai d’accordo, in genere ha visto un’altra partita e non rinnega nulla. Però tirare fuori Balotelli è stato il suo vero colpo a sorpresa, quello non l’ha capito nessuno, neppure la Sampdoria.

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