«Serravalle, l’offerta di Gavio è un affare»

Il sindaco: «A otto euro si compra. Incasseremo circa 270 milioni»

«Serravalle, l’offerta di Gavio è un affare»

nostro inviato a Betlemme
Avanti tutta sulla vendita di Serravalle, la società che gestisce un tratto dell’autostrada per Genova e le tre tangenziali milanesi per cui il re dell’asfalto Marcellino Gavio ha offerto 8 euro ad azione. Il sindaco Gabriele Albertini dà il via libera da Betlemme dove ha appena incontrato Victor Batarseh, il suo pari grado nella città di Palestina che vide nascere Gesù e oggi è prigioniera del muro di cemento costruito dagli israeliani.
Sindaco Albertini che fa? Accetta la proposta e incassa gli otto euro di Gavio?
«È un’offerta strana. Hanno messo come termine ultimo il 20 marzo, sembra fatto apposta perché sia impossibile per noi accettare».
Ancora dietrologia?
«Con questi tempi è difficile anche convocare il consiglio comunale per votare la delibera di vendita. Per questo abbiamo chiesto un mese di proroga».
Quindi?
«Probabilmente una manovra per far vedere alla Corte dei conti che l’acquisto di Penati a 9 euro era verosimile e non ci fu sperpero di denaro pubblico. Un piacere restituito da Gavio a chi gli ha consentito di guadagnare tanti soldi».
Ma alla fine venderete o no?
«Certo che sì. Faremo tutto il possibile. Per lunedì ho già fissato la giunta straordinaria che voterà la delibera. Poi toccherà ai consiglieri».
Sicuro che vendere sia la cosa migliore? Anche nella maggioranza c’è chi farà resistenza.
«Se non ci avessero costretti a passare dal consiglio anche per vendere quote non di maggioranza delle società partecipate dal Comune, avremmo già venduto da un pezzo. Ci saremmo liberati da questa mangiatoia, avremmo incassato e realizzato grandi opere pubbliche».
Oggi cosa farà?
«Il mio dovere è valorizzare il patrimonio pubblico. Dobbiamo vendere a 8 euro. È una condizione fantastica, addirittura insperata. Non ce la possiamo lasciar sfuggire».
Ma così Palazzo Marino rinuncia alla Serravalle.
«Visto che siamo stati messi all’angolo, ci liberiamo dell’atmosfera mefitica che avvolge la società e realizziamo. Gavio ha posto come condizione che il Comune non tenga nemmeno una quota. Chiaro, non vogliono che si vedano gli affari fatti insieme da Ds, Gavio e cooperative».


Quanto incasserete?
«Circa 270 milioni di euro da reinvestire».
Se venderà Serravalle rinuncerà a cedere la Sea?
«Assolutamente no. È un’operazione già incardinata. Ci sono già delle offerte di acquisto e le dobbiamo rispettare».

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