«Sesso con Prescott dopo la cerimonia con la regina»

«Facevamo l’amore in ufficio». E continua a calare la popolarità del partito laborista

Erica Orsini

da Londra

Un insaziabile schiavo del sesso. Con performance audaci e rischiose, ma sorprendentemente soddisfacenti per un uomo della sua età, in sovrappeso per di più. Domenica di passione ieri per il vice primo ministro britannico John Prescott, 67 anni. Dopo che la sua storia extraconiugale con la segretaria Tracey Temple era finita su tutti i giornali del paese, la sexy collaboratrice, 43 anni, si è sentita tradita e abbandonata, ma anche molto tentata dal denaro a palate offertole dai tabloid e ha deciso di vuotare il sacco o meglio, di vendere tutti i suoi segreti al Mail on Sunday per la modica cifra di 250mila sterline (circa 375mila euro).
Pur dicendosi affranta per il male causato involontariamente alla moglie di Prescott, Pauline, 66 anni, che trova una persona deliziosa e a cui si sente legata, la dolce Tracey non ha esitato a mettere in piazza tutti i particolari della torrida relazione. A quanto pare il numero 2 di Downing Street è un Bill Clinton britannico, incapace di resistere davanti a una gonna corta e incurante di ogni pericolo se l'obiettivo è la conquista delle grazie femminili. Ingenuo anche, se è vero che l'«affair» era noto a molti addetti ai lavori, a pensare che non sarebbe mai stato scoperto. Tracey e John lo facevano dappertutto, nell’ufficio di lui, con la porta aperta, a Westminster, nell'appartamento governativo di Admiralty House finanziato con i soldi dei contribuenti, in una stanza d'albergo mentre l'ignara Pauline l'aspettava di sotto per recarsi con lui a una cena ufficiale.
Al Mail on Sunday la Temple ha raccontato anche di quella volta che i due finirono a letto subito dopo aver presenziato alla cerimonia in onore dei caduti in Irak celebrata nella cattedrale di St. Paul alla presenza della regina. «La cerimonia è stata molto bella», ha detto la Temple, ma qualche ora di sesso sfrenato con «Prezza» deve esserle sembrata molto più coinvolgente. Che Prescott sia un gran chiaccherone è cosa nota nell'ambiente politico e ora si teme che il viceprimo ministro abbia potuto spifferare all'amante qualche piccante segreto politico su colleghi e nemici.
Prescott ha smentito molte affermazioni della compiacente segretaria, che, si apprende, non è stata l'unica scappatella del vicepremier. Tricia McDaid, 45 anni, ex giornalista e già nell’ufficio stampa del Labour ha definito Prescott «un maiale arrogante» accusandolo di molestie. E il Sunday Mirror è riuscito a scovare un'altra ex amante di Prescott, Sarah Bisset-Scott, 57 anni, ex parlamentare laburista. Anche lei può vantare una tresca biennale nata 20 anni fa. Se Prescott dunque rischia matrimonio e carriera, il «Prezzagate» sta sicuramente stringendo un cappio al collo del partito di Blair.
L’ultimo scandalo si aggiunge a quelli di altri ministri. Ieri il premier ha dovuto ammettere che il futuro politico del segretario agli Interni, Charles Clark, dipende da ciò che accadrà alle migliaia di criminali stranieri scarcerati per errore negli ultimi anni. Alcuni di questi hanno commesso nuovi reati e molti non si sa neppure dove siano in questo momento.
In un'intervista al settimanale News of the world, che definisce «lardoso» Prescott, Blair ha dichiarato che non «ci sono scuse» per quello che è accaduto e che le dimissioni di Clarke non si possono escludere. Intanto, il Labour è destinato a presentarsi alle amministrative di giovedì con i sondaggi tutti a sfavore. Nell'ultimo,pubblicato ieri dal Sunday Times, il 57% degli intervistati ritiene che il governo attuale sia «incompetente e inconsistente» e il 58% lo considera ormai agli sgoccioli. Inoltre Blair non gode più nemmeno della benevolenza del pubblico femminile.

Pur non avendo la pancia prominente di Prescott, secondo un'altra recente indagine le donne gli preferiscono il più aitante leader conservatore David Cameron. E si è visto in questi giorni, quanto potere possa avere sui politici, l'altra metà del cielo.

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