Cronache

Sestri Levante: rivolta per la spiaggia libera

Che la Baia del Silenzio di Sestri Levante resti «libera»! Il grido d'allarme, formalizzato in petizione popolare, sbarca in consiglio giovedì scorso e costringe il sindaco Andrea Lavarello a congelare la gara di aggiudicazione «dei tratti di arenile destinato all'alaggio, varo e deposito di imbarcazioni». Sala consiliare satura e Piero Benvenuto, portavoce degli «Amici delle spiagge libere di Sestri» firmatari della petizione, che alla maniera della «maina» la racconta tutta questa storiella sestrina, giusto per «scoraggiare i vari tentativi mascherati di usare il bene pubblico a scopo di lucro». Casus belli il bando di gara indetto dal Comune per affidare ad un'associazione tratti di spiaggia per l'alaggio, varo e deposito di barche al fine anche di garantirne la pulizia. Vince la neo associazione non a fini di lucro «Sestri sul mare», e gli «storici», quelli che su queste spiagge ci sono cresciuti e continuano a cucire reti, s'allertano: «Domande strane in questo bando - nota Benvenuto - che non ha posto come condizione imprescindibile la residenza dei membri o l'anzianità dell'associazione». Ma soprattutto puzza la faccenda che «da visura camerale nell'associazione non a fini di lucro ci sono società di capitale». A supporto la ricca documentazione consegnata dal comitato al sindaco, e l'invito: «La gente è spaventata - insiste - Vogliamo una gestione pubblica e siamo pronti a pagare un canone di pulizia spiagge; chiediamo quindi di non continuare con l'aggiudicazione». Venerdì scorso la diffida a procedere al sindaco che incassa e giustifica il bando con le direttive recepite dalla «commissione Portobello». Ma il capogruppo Pdl Gianteo Bordero annota come «la delibera di giunta prevedesse l'affidamento ad associazioni sportive senza fini di lucro, mentre il bando allarga a società e associazioni che abbiano attinenza col mare». Il dubbio: «Dai documenti emerge un presupposto di privatizzazione»; e l'interrogativo: «Chi risiede nella storica tipografia Mozzini di Portobello, assegnata in concessione dal Comune alla Fondazione Mediaterraneo? È subentrata un'altra attività e stiamo aspettando con ansia i fogli che ne certifichino la subconcessione». Intrighi in Baia, con la maggioranza ad approvarsi il documento sindacale che congela l'aggiudicazione della gara in attesa di accertamenti, e la minoranza a votarsi l'ordine del giorno in cui impegna sindaco e giunta a dare seguito alla petizione.

Peso sensibile «quelli di Portobello», che a scavare certe coincidenze eccome se saltano agli occhi.

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