Trasversalità è la parola chiave per descrivere il ciclo di mostre che il Macro propone per lestate. A partire da giugno nella sede di via Reggio Emilia sette artisti internazionali sono protagonisti con opere che spaziano dalla scultura, al video, fino alle immagini tridimensionali e che utilizzano materiali diametralmente opposti che vanno dal bronzo al sale. Unampia gamma di arte contemporanea, insomma, con diversi lavori concepiti espressamente per queste sale. È il caso dellopera pensata da Aaron Young, lartista statunitense che allinterno del Macro (con lutilizzo anche di video e di sculture in bronzo) crea un ambiente dal sapore urbano dove convivono diversi luoghi e differenti linguaggi espressivi. Negli stessi giorni dellapertura della mostra una scultura di Young che richiama la forma di una carrozzella per i turisti sarà posizionata al teatro Marcello. «Trovo che sia molto importante - sottolinea il sovrintendente Umberto Broccoli - coniugare la presenza ingombrante dellarte classica con quello che è moderno e quindi ben vengano iniziative come questa che fanno spazio a una scultura contemporanea tra le colonne dell'antico tempio di Apollo». Anche la grande istallazione di Jacob Hashimoto è stata creata proprio per il Macro: lartista americano propone un ambiente carico di suggestione, un elemento sospeso da cui si diramano fili e fluttuanti particelle di carta che danno ai visitatori la sensazione di essere circondati da una foresta di quasi 7mila aquiloni. Lopera inaugura una sala del museo che dallautunno diventerà larea di connessione con il nuovo edificio di Odile Decq. Lidea dellartista spagnolo Jorge Peris, invece, è di ricreare un ecosistema estremo allinterno del museo, la sua opera è un vero e proprio laboratorio che richiama lambiente di una salina. Al secondo piano del Macro trovano spazio i lavori di João Louro dove lartista portoghese si spinge a vedere oltre, in uninterpretazione critica del reale. Giorgio Zorio, invece, ripensa uno spazio del Macro trasformandolo in un luogo di energia pulsante con una grande installazione; e ancora Luca Trevisani inaugura un nuovo progetto speciale per le pareti curve della hall: due immagini complementari legate alla rappresentazione tridimensionale delle fasi lunari.
Nellestate del Macro torna anche il ciclo espositivo Macrowall, unindagine in più appuntamenti sullarte italiana che mette a confronto unopera degli anni Ottanta e un lavoro recente di uno stesso artista. Il primo appuntamento vede sotto i riflettori due tele di Alfredo Pirri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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