Così vicina, così lontana. La battaglia per strappare a Smirne lExpo si gioca tutta da lunedì a mercoledì, quando gli ispettori del Bie visiteranno la città e Milano dovrà mostrare il meglio di sé. Ma lobiettivo 2015 è così in là a venire che il programma di 7mila eventi culturali - circa 40 al giorno -, già organizzati da Comune e Provincia per i 6 mesi dellEsposizione universale, sembra quasi un libro dei sogni. Ma tantè: se a marzo Milano e lItalia vinceranno la sfida, i numeri da capogiro anticipati ieri a Palazzo Isimbardi diventeranno un obiettivo a cui lavorare senza perdere un minuto. LExpo trascinerebbe circa 29 milioni di visitatori, il 25% dallestero, con una media di 160mila ingressi giornalieri. Ad accogliere e salutare il pubblico, due mega-eventi: il primo maggio 2015 e, alla chiusura, il 31 ottobre. In mezzo, 2 incontri al giorno con ospiti internazionali, una Woodstock nella zona ovest della città - mega raduno di 500mila giovani e 15 giorni di concerti per la conclusione della Campagna del millennio Onu -, la Sinfonia del mondo (24 ore di musica, replicata in 24 capitali del mondo), le Naumachie allArena civica, dato che proprio lacqua, con lalimentazione, è il tema scelto per lExpo. Molte manifestazioni ruoteranno attorno a Leonardo Da Vinci e Caravaggio, a cui saranno dedicate importanti rassegne. Musica, teatro ma anche tanto sport, con una rivincita dei mondiali 2014 e unanticipazione delle Olimpiadi 2016. Una rassegna cinematografica dedicata allalimentazione (Hollyfood), una creazione multimediale alla Scala, il raduno mondiale delleditoria e molto altro. Lassessore comunale ai Grandi eventi, Giovanni Terzi, sottolinea che sarà «unimportante occasione per Milano, grazie a una fitta rete di collaborazioni con capoluoghi italiani ed esteri».
Per la candidatura «cè in campo il sistema Paese - afferma il presidente della Provincia Filippo Penati -. I superpoteri al sindaco sono lennesimo segnale. Arriviamo alla visita del Bie con le carte in regola e abbiamo una grande occasione per rilanciare il settore turistico». Penati minimizza le critiche sulla tappa di martedì con gli ispettori Bie ad Arcore: «Se i delegati vanno a pranzo dal capo dellopposizione non milanese ma nazionale, non vedo perché le istituzioni non ci devono andare. Se Berlusconi a nome della Cdl darà lappoggio a Expo sarà importante. Magari ci andrò con la sciarpa del Milan».
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