Pink contro Floyd

Sfida continua tra Waters e Gilmour. Entrambi pubblicano un album live

Pink contro Floyd

Il disco fisico più venduto di questi giorni è This Is Not a Drill di Roger Waters. È la registrazione (disponibile anche in video) di un concerto praghese del 2023. In scaletta ci sono numerosi brani dei Pink Floyd, gruppo fondato nel 1965 da Waters insieme con Syd Barrett, Nick Mason e Richard Wright. Tre anni più tardi, si unì anche il chitarrista David Gilmour. Dopo una interminabile causa legale, Gilmour e Mason sono oggi gli unici a potersi esibire con il nome Pink Floyd.

C'è stato qualche tentativo di avvicinamento che ha portato a una breve reunion dal vivo in occasione del Live 8 nel 2005. I Pink Floyd eseguirono quattro brani. I fans sperarono per un attimo poi Gilmour mise una pietra tombale sull'esperimento: "Non sono più interessato a suonare con Roger".

Waters batte un colpo con un live? Gilmour risponde subito. Lassù in classifica, il disco fisico più prenotato (esce in settembre) è The Luck and Strange Concerts di David Gilmour. È un doppio dal vivo, come si faceva un tempo, i concerti risalgono al 2024, uno è quello famoso al Circo Massimo di Roma (disponibile anche in video).

Ma torniamo a This Is Not a Drill di Waters. L'apertura è affidata a Comfortably Numb, tratto da The Wall dei Pink Floyd. Il brano, nella versione originale, contiene il più celebre assolo del chitarrista David Gilmour. Praticamente il suo marchio di fabbrica, la summa della sua perizia. Roba che appena inizia a suonare discretamente, il maestro te lo fa imparare nota per nota come esempio sopraffino di alcune tecniche chitarristiche. Ed ecco lo sfregio massimo: Waters ha cancellato l'assolo. Non c'è. Di solito lo faceva riprodurre fedelmente dal proprio chitarrista. Qui no. Via ogni traccia di Gilmour nella canzone-bandiera di... Gilmour. Un palese sgarbo. Negli altri brani dei Pink Floyd, Waters ha invece conservato le parti di chitarra. Voleva proprio che si notasse l'assenza di quell'assolo.

L'alba della lite, Waters contro tutti, risale proprio alle incisioni di The Wall. Waters lo intende quasi come un album solista, con gli altri Pink Floyd nel ruolo di meri esecutori. Waters esige anche il licenziamento del tastierista Rick Wright, totalmente disinteressato al disco, anche per motivi di dipendenze varie. Gilmour non è d'accordo, e dice che il materiale, tra l'altro, non è neppure così buono. Il paradosso è che The Wall è probabilmente il disco dei Pink Floyd dove la chitarra di Gilmour spicca di più.

Il canto del cigno della formazione originaria è il noioso The Final Cut. Poi volano gli stracci, anche in tribunale. Waters se ne va ma vuole mantenere il nome della band o almeno pretende che nessuno più lo possa usare. Gli altri dissentono. Vince Gilmour e si apre una nuova fase dei Pink Floyd. Waters è fuori. Wright ritorna in formazione.

Col passare del tempo, lo scontro è passato sul piano politico. Dopo 28 anni di silenzio quasi totale, I Pink Floyd di Gilmour hanno pubblicato Hey Hey Rise Up, canzone di supporto all'Ucraina invasa dalla Russia. Gilmour: "Vogliamo raccogliere fondi per beneficenza e dimostrare che gran parte del mondo pensa che sia sbagliato per un superpotenza invadere un Paese democratico". Gran parte del mondo, ma non Waters. Invitato a parlare all'Onu, il musicista ha detto: "L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa è stata illegale. La condanno nei termini più forti possibili ma l'invasione russa dell'Ucraina non è avvenuta senza che ci fosse una provocazione, quindi condanno anche i provocatori nei termini più forti possibili". In un'intervista a un giornale tedesco è stato meno diplomatico: "Putin nel 2004 aveva teso la mano all'Occidente nel tentativo di costruire un'architettura di pace in Europa ma è stato mandato a quel paese (...) Se è un gangster, non è un gangster peggiore di Joe Biden o degli altri presidenti americani del dopoguerra (...) Chiunque abbia mezzo cervello può vedere che il conflitto in Ucraina è stato provocato oltre ogni misura. È probabilmente l'invasione più provocata di tutti i tempi".

Poi c'è la Striscia di Gaza. Waters è un pro Pal di antica data, sempre favorevole a ogni tipo di boicottaggio contro Gerusalemme. Quando Israele ha iniziato le operazioni militari, Waters ha rilasciato una intervista ad Al Jazeera: "Quello a cui stiamo assistendo è incredibile: ogni mattina ci svegliamo sbalorditi e disgustati da quello che l'entità sionista sta commettendo, un genocidio (...) Nessuno di noi sa cosa fare: la portata, l'enormità del crimine che Israele sta commettendo è così grande che è difficile capacitarsene".

David Gilmour, che pure si è speso, negli anni passati, per aiutare il popolo di Gaza, e ha ringraziato Biden per aver cercato di fermare l'escalation, ha condiviso su X un filmato che accusa Waters di antisemitismo. Polly Sampson, moglie di Gilmour e paroliere dei Pink Floyd ha rivolto a Roger Waters questo tweet pubblico: "Tristemente, sei antisemita fino al tuo marcio midollo.

E sei anche un apolegeta di Putin, un ipocrita, che cerca di evitare le tasse, un bugiardo, un misogino, un invidioso, un megalomane". Messaggio così commentato da Gilmour: "Non c'è una parola da correggere".

La faida continua.

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