Shrek e Toy Story: quest’estate i film per piccoli fanno sul serial

Il 7 luglio arriva la terza puntata dei giocattoli, dopo Ferragosto la quarta dell’orco verde. In settembre riecco anche "Karate Kid"

Shrek e Toy Story: quest’estate i film per piccoli fanno sul serial

Roma - I film per i più piccoli? Quest’estate fanno sul serial. La serie avvince, la saga paga e, soprattutto in tempi di crisi, la cineindustria punta sul sicuro, sia per quanto riguarda le storie consolidate sia per quel che concerne il pubblico junior, pronto a crescere con i suoi beniamini. Da anni le uscite europee sono allineate a quelle americane e anche noi abbiamo finito per considerare la stagione estiva tutt’altro che disprezzabile, sotto il profilo degli incassi. Gli appuntamenti fissi con i cartoon, infatti, rappresentano una delle rare opportunità che le famiglie hanno per condividere un’esperienza piacevole al di fuori delle mura domestiche. I pupazzi amici, gli sviluppi narrativi di serie in serie, le musiche accattivanti e l’usuale lieto fine non più melenso, ma socialmente etico o vagamente educativo, costituiscono i punti di forza di tale serialità.

Però, zero sorprese e 3D sono il rovescio della medaglia: c’è pure chi si stufa della ripetizione (il mezzo flop di Sex and the City conferma la tendenza, sebbene in altro ambito) e chi (i più attempati accompagnatori dei bambini) non sopporta la tridimensionalità (per motivi ottici o estetici). Il 7 luglio si parte con Toy Story 3 - La grande fuga, testato su piazza americana il 18 giugno: 325 milioni di dollari, nei primi dieci giorni di programmazione, a dispetto delle polemiche femministe sui giocattoli sessisti e sulla presunta omofobia dei personaggi. La tridimensionalità del nuovo film Disney, diretto da Lee Unkrich (John Lasseter ha mollato) fornisce ai vecchi giocattoli, nati nel 1995 (Toy Story - Un mondo di giocattoli), una diversa attrattiva: per gli appassionati, su YouTube è visibile il trailer. Toy Story 3, in anteprima al Festival di Taormina, ha una forte connotazione pedagogico-formativa: stavolta Andy è cresciuto e, dovendo andare al college, abbandona i suoi pupazzi in soffitta. Il motto socialmente corretto del film, però, è «Nessun giocattolo viene lasciato indietro», così quando il cowboy Woody e l’amico Buzz si sentono messi da parte, non resta che organizzare la rivolta all’asilo «SunnySide», dove bambole, robot e altri ex compagni di svago sono finiti a malincuore. «Non avete idea di quello che ho passato stanotte», sbotta Mr. Potato, ma potrebbe dirlo chiunque... Come nei buoni cartoon dello zio Walt, i giocattoli dovranno lottare contro le avversità, per tornare dal loro padroncino, ormai uomo. Per i patiti delle citazioni, occhio al numero 95, stampato sul treno dell’asilo: si riferisce alla prima uscita del simpatico sequel.

Dopo Ferragosto, quando ormai i più o meno pargoli scalpitano ovunque essi si trovino, si può contare su Shrek. E vissero felici e contenti di Mike Mitchell (esce il 25 agosto). Naturalmente in 3D, il capitolo finale (numero 4) con l’orco verde al centro di un universo parallelo e in lotta con Tremontino, viene annunciato come l’ultimo della saga firmata Dreamworks. Ma, prima di sparire, il gigante vivrà una svolta horror: sentendosi troppo «imborghesito», Shrek cercherà di tornare alla sua natura selvaggia e nel regno del Molto Molto Lontano. Comparirà anche il Gatto con gli Stivali, creazione unica di Jeffrey Katzenberg (che ha il gatto nel nome d’origine tedesca) e, ancora, la Principessa, Donkey e Rumpelstitskin.

Nonostante gli elevati incassi Usa, va comunque registrato che i 133 milioni di dollari relativi a dieci giorni di programmazione eguagliano la cifra raccolta da Shrek 3 in una sola settimana. Tutto finisce, si sa, ma con Karate Kid la leggenda continua (così il sottotitolo) a partire dal 3 settembre, quando si vedrà se il figlio di Will Smith, Jaden, è degno del suo primo ruolo da protagonista. Il film d’azione promette una serie di scene ad alta tensione emotiva, come del resto Harry Potter e i doni della morte di David Yates, che dal 19 novembre porterà sullo schermo l’ultimo dei sette romanzi della serie, ideata dall’inglese e miliardaria J.K. Bowling.

E se Daniel Radcliffe ed Emma Watson, protagonisti della super-saga (divisa addirittura in due parti) apprezzata anche dagli adulti, sono ormai un ragazzo e una ragazza belli cresciuti, la chiusura del famoso fantasy sembra proprio dietro l'angolo. Basta con i magheggi di Potter, allora? Nel frattempo, potremmo sempre far nostra una frase di Albus Silente: «Mi apro alla chiusura».

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