Si rafforza l’asse tra Fiat e l’indiana Tata

L’obiettivo è rafforzare l’espansione in Europa e Asia varata da Marchionne

Paolo Giovanelli

da Milano

Fiat rafforza l’asse con l’indiana Tata e si assicura l’appoggio del «guru» europeo della consulenza aziendale: Ratan Tata, presidente dell’omonimo gruppo e il tedesco Roland Berger, titolare di una delle più importanti società di consulenza, entreranno infatti come indipendenti nel cda del Lingotto. Il terzo nome nuovo sarà quello dell’amministratore delegato Ifil, Carlo Sant’Albano. La nomina verrà proposta dall’Ifil in occasione dell’assemblea degli azionisti Fiat che si terrà il 3 maggio. Sostituiranno i consiglieri uscenti Angelo Benessia, Flavio Cotti e Daniel John Winteler.
Ed è senz’altro Tata il grosso segnale della nuova politica Fiat verso l’Asia: il gruppo torinese ha già raggiunto con gli indiani un primo accordo di carattere generale (ma a dire il vero non ancora ben definito) che ha trovato una sua concretizzazione iniziale nella commercializzazione di auto Fiat in India attraverso la rete di vendita Tata. L’arrivo di Tata in cda non significa automaticamente che ci saranno nuovi accordi, sottolineano ambienti Fiat e Ifil, ma che l’esperienza del manager indiano potrà essere preziosa per la politica di crescita impostata dall’ad Sergio Marchionne in Asia meridionale. Anche se, a dire il vero, non solo non esclude che un domani possano arrivare nuove intese, ma lascia pensare che un rafforzamento dell’asse Torino-Delhi sia già nei fatti di questi giorni.
Il gruppo Tata è il maggior conglomerato industriale indiano, fondato nel 1860. È costituito da 85 compagnie principali che coprono svariati settori manifatturieri e metallurgici, è presente nel mondo delle telecomunicazioni, dell’energia, dell’informatica, della finanza, dalla distribuzione. La Tata Motors Ltd, fondata nel 1945, è stata la prima azienda ingegneristica indiana ad entrare alla Borsa di New York alla fine del 2004: è la società leader di tutto il gruppo ponendosi fra i massimi produttori mondiali di veicoli commerciali.
Il tedesco Roland Berger, 68 anni, è presidente del consiglio di vigilanza della Roland Berger Strategy Consultants di Monaco, azienda leader mondiale nel settore delle consulenze per le strategie, con 32 sedi in 23 paesi. Siede inoltre nei consigli di numerose associazioni di consulenza.
La lista dei consiglieri proposta da Ifil per il triennio 2006-2008 comprende i consiglieri indipendenti Luca Garavoglia, Gian Maria Gros-Pietro, Hermann-Josef Lamberti, Vittorio Mincato, Pasquale Pistorio, Mario Zibetti, oltre a Tata e Berger. Come non indipendenti sono schierati, oltre a Sant’Albano, Andrea Agnelli, Tiberto Brandolini d’Adda, Luca Cordero di Montezemolo, John Elkann, Sergio Marchionne, Virgilio Marrone. Per il vicepresidente Ifil, John Elkann, «l’ingresso di consiglieri di alto profilo internazionale rafforzerà il cda Fiat.

Il consiglio potrà così proseguire nel prossimo triennio il lavoro svolto fino ad ora, fornendo al management un fattivo contributo nella realizzazione del piano di sviluppo del gruppo». Ieri il titolo è sceso dello 0,68 per cento.

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