CataniaCi sarebbe lossessione della gelosia, alla base della tragedia scoppiata allalba di ieri in via dellIris, nel popoloso quartiere di S. Giorgio, a Catania. Almeno questa, sembra lipotesi più plausibile, al vaglio degli investigatori, che ha indotto Carmelo Sanfilippo, 48 anni, a uccidere con venti coltellate, mentre dormiva, la moglie, Maria Grazia Drago, di 35 anni, la figlia di otto anni e a ferire laltra figlia, di 13, le cui condizioni non sono gravi.
Luomo ha poi anche tentato il suicidio con la stessa arma, un coltello da cucina con una lama lunga sette centimetri, colpendosi ripetutamente alladdome. Il tentativo è stato scongiurato dallarrivo dei carabinieri chiamati nel frattempo dai vicini di casa, che hanno bloccato luomo, mentre cercava di togliersi la vita, e salvato la primogenita. La ragazzina si trova adesso ricoverata allospedale Vittorio Emanuele, in prognosi risevata ma non in pericolo di vita, mentre il padre omicida si trova piantonato in stato di arresto allospedale Garibaldi. Il dramma, come hanno affermato i carabinieri, è di difficile lettura: una famiglia che i vicini hanno definito «normale», senza particolari problemi, che viveva in armonia e con un grande amore verso le figlie.
Allipotesi del delitto passionale, però, non sembrano credere i parenti. «Non capisco cosa sia successo, ha detto Liviana Drago, sorella della moglie uccisa; non litigavano mai e tra loro due andava tutto bene. Cosa gli è successo non lo so e non posso credere che abbia ucciso mia sorella e una figlia bellissima».
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