«Siamo sicuri: vinceremo noi di Smirne»

A nove giorni dal verdetto di Parigi il sindaco di Smirne, Aziz Kocaoglu, si sente già l’Expo 2015 in tasca: «La mattina del primo aprile ci aprirà nuovi orizzonti - dice - ci sveglieremo città ospite della manifestazione. Stiamo contando i giorni». Il rivale turco di Letizia Moratti ha dichiarato al giornale Turkishpress.com di sperare in un margine di 15-20 voti per battere la candidatura di Milano. La posizione italiana, prima che i Paesi membri del Bie passassero da 98 a 141, poteva contare su un solido vantaggio, mentre la Turchia ha sicuramente più consensi tra i nuovi arrivati (l’ultimo, il 3 marzo, il Sudan).

La sicumera del sindaco turco poi lascia spazio alla soddisfazione - comunque vada a finire il 31 marzo - di aver dato del filo da torcere a Milano: «Abbiamo cercato di promuovere in tutto il mondo la nostra città e il nostro Paese - ammette - e anche quello che abbiamo raggiunto prima della votazione è un risultato molto importante». Ankara è danneggiata dai raid contro i curdi in Irak, ma molti parlano delle difficoltà italiane di fronteggiare con un governo dimissionario la disinvolta diplomazia turca. La gara insomma è ancora aperta.

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