«Sicurezza 2012», ecco le tecnologie per vivere protetti

Installatori, progettisti, system integrator, security manager, forze dell'ordine e professionisti del settore sicurezza in generale.
Appuntamento a «Sicurezza 2012», manifestazione internazionale di riferimento per tutta la filiera della security che aprirà i battenti a Fiera Milano-Rho il 7 novembre e si concluderà il 9 novembre.
Una rassegna che compie trent'anni. Per la prima volta, nel mese di novembre del 1982, veniva organizzata a Milano una manifestazione professionale sulle apparecchiature elettroniche di sorveglianza e di allarme e sui dispositivi per la protezione fisica di persone e beni. Dopo tre decenni, il settore è cresciuto, si è diversificato, si è evoluto dal punto di vista tecnologico e ha abbracciato nuove aree di intervento. «Grandi spazi pubblici, case private, banche, aeroporti, vie cittadine, negozi, fino anche ai musei - dichiara Marco Serioli, exhibitions division director di Fiera Milano - sono tutti ambienti diversi, con utenti diversi, ma una necessità in comune: la sicurezza. E per sicurezza ormai non si intende solo la tutela di cose e persone da attacchi di malintenzionati, ma anche una gestione delle risorse più intelligente, grazie a sistemi integrati di controllo per migliorare la qualità della nostra vita con un occhio di riguardo al risparmio energetico e all'ambiente».
Secondo Anie Sicurezza, l'associazione che raccoglie gli operatori italiani del comparto e che è tra i promotori della manifestazione, quello della security è uno dei pochi mercati che può dichiarare di aver chiuso il 2011 con una crescita: +4,9% rispetto al 2010. Pur sotto i venti negativi della crisi, il mercato della sicurezza ha dunque mantenuto un trend positivo, fino a raggiungere un fatturato di 1,9 miliardi di euro, con le esportazioni che, pur rappresentando un valore ancora contenuto (259 milioni di euro), fanno ben sperare, con una crescita 2011 su 2010 del 27,3%.
Cosa c'è dietro questi successi? Per capirlo, il modo migliore sarà visitare nei tre giorni i Padiglioni 1 e 3 del quartiere fieristico di Fiera Milano, dove quest'anno presenteranno i loro prodotti e soluzioni 410 espositori, il 10% in più rispetto all'edizione precedente. E partecipare a qualcuno dei 50 eventi organizzati per fare il punto sulla domanda di sicurezza, sullo stato dell'arte delle tecnologie e delle normative, sulle sempre maggiori opportunità di convergenza tra settori affini in un'ottica di crescente integrazione.
Un'altra delle focalizzazioni principali delle attività convegnistiche e di formazione di questa edizione è il supporto all'internazionalizzazione degli operatori italiani. «In un momento di grande trasformazione per questo mercato - continua Serioli - abbiamo lavorato in modo da poter offrire al nostro pubblico strumenti utili a comprendere le evoluzioni in atto e cogliere gli stimoli per lo sviluppo del business, con attenzione sempre crescente ai mercati esteri».
L'attività culturale partirà col botto già nel primo giorno con «Gli stati Generali della Sicurezza. Tecnologie. Qualità. Competitività. Sistema. Le parole chiave per il futuro della Sicurezza in Italia».
Una tavola rotonda curata e organizzata da Anie Sicurezza e Assosicurezza, in collaborazione con Fiera Milano. A moderarla è stato chiamato Oscar Giannino, giornalista ed economista. Nel corso dell'evento, Rosario Romano, presidente Anie Sicurezza, e Franco Dischi, presidente Assosicurezza, presenteranno una fotografia del settore, mettendo in luce sia le criticità sia i punti di forza. Seguiranno approfondimenti sui temi ricordati nel titolo della tavola rotonda, con focus su innovazioni tecnologiche, normative e questioni economiche quali l'accesso al credito come una delle condizioni per allargare gli orizzonti imprenditoriali e costruire nuove opportunità di business, in Italia e nei mercati esteri.
Non mancherà per gli espositori l'occasione di incontrare potenziali compratori e distributori.

Sono già confermati buyer da 13 Paesi: Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Croazia, Emirati Arabi, Francia, Israele, Polonia, Russia, Turchia, Regno Unito e, naturalmente, l'Italia, con selezionati security manager di primarie realtà dei settori food, logistica, energy, finance e intelligence.

Commenti