Sicurezza: fatti, non parole

Alemanno: «Sì alla nomina di un commissario straordinario governativo per il settore»

Sicurezza: fatti, non parole

(...) lancia l’idea di un super-coordinamento per la sicurezza a Roma e fa polemica proponendo un braccialetto elettronico per le donne. Gianni Alemanno controbatte lanciando l’idea di un commissario che riassuma in sé «i poteri dello Stato e degli Enti locali per lavorare a un vero patto della sicurezza per la Capitale».
Il tema della sicurezza, che tiene banco negli ambienti della politica locale, arriva anche al governo con Silvio Berlusconi che ribadisce come «uno dei primi provvedimenti» del suo esecutivo «sarà incentrato proprio su questo tema». Intanto i due sfidanti del Campidoglio continuano a duellare lanciando proposte e attacchi all’avversario. Francesco Rutelli si impegna ad occuparsi in prima persona. «Se sarò eletto sindaco non ci sarà l’assessorato con delega alla sicurezza perché è un tema trasversale e molto sensibile che esige la diretta responsabilità del sindaco», spiega il candidato del Pd, che aggiunge di voler «mettere in atto una radicale riorganizzazione dei campi nomadi e della presenza dei rom che oggi come tale non è più sostenibile».
Un impegno in prima persona coadiuvato da una super-commissione ad hoc che ha già un nome, o meglio un acronimo: la Csi, ovvero la Commissione per la sicurezza integrata». Un organismo, spiega Rutelli, di cui faranno parte «persone di alto profilo professionale e di comprovata esperienza e autorità nel campo della prevenzione e della sicurezza pubblica».
La controproposta di Alemanno è quella di un «commissario straordinario governativo per la sicurezza a Roma»: si tratterebbe di una figura che «stia a fianco al sindaco e che riunifichi i poteri nazionali e locali, compresi quelli del prefetto». Per Alemanno «un sindaco non deve rinchiudersi nei suoi poteri attuali» e la polizia municipale «per essere efficace deve avere gli stessi poteri delle altre polizie. È più importante fare questo che il poliziotto o il carabiniere di quartiere». Il candidato del Pdl definisce «umiliante e ridicola» l’idea dei braccialetti per la sicurezza delle donne e annuncia espulsioni di stranieri tra nomadi e «emigrati più o meno clandestini»: «La realtà - spiega il candidato del Pdl - è che io voglio espellere ventimila fra nomadi, emigrati più o meno clandestini a prescindere che siano romeni o di altra nazionalità. Non voglio fare un discorso etnico, per carità. Questo lo ha fatto Veltroni semmai».


Intanto oggi è la giornata del tanto atteso faccia a faccia: questa sera Alemanno e Rutelli saranno protagonisti della puntata di Ballarò. I due candidati avranno modo di esporre programmi, iniziative, progetti in vista della consultazione il cui esito, secondo molti osservatori, avrà una valenza politica che supera l’ambito locale.

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