Cronaca locale

"Sicurezza, servono fatti non trucchi"

Il vicesindaco De Corato torna a criticare il governo: "Di fronte alle contraddittorie dichiarazioni di alcuni ministri è una pia illusione credere che la maggioranza approverà al più presto il pacchetto sicurezza, come auspica l’Anci. Nè che opterà per un decreto legge, come sostiene Di Pietro". E aggiunge: "Chi paga questi ridicoli rinvii sono i cittadini"

"Sicurezza, servono fatti non trucchi"

Milano - La sicurezza non è un'opzione e non è nemmeno materia da alchimisti della politica: è una richiesta dei cittadini e dei sindaci. Così il visesindaco di Milano (in prima fila con Letizia Moratti in questa battaglia) torna a critica il governo Prodi.

"Di fronte alle contraddittorie dichiarazioni di alcuni ministri è una pia illusione credere che la maggioranza approverà al più presto il pacchetto sicurezza, come auspica l’Anci. Nè che opterà per un decreto legge, come sostiene Di Pietro". E aggiunge: "Chi paga questi ridicoli rinvii sono i cittadini". Non è ottimista, De Corato, sui provvedimenti annunciati per garantire più sicurezza alle città. Il tempo passa, l'emergenza resta e nuovi strumenti all'orizzonte non c ene sono. In concreto. Quanto ai finanziamenti, è ancora peggio.

Il rinvio del varo da parte del governo, lo scontro fra i ministri delòla maggioranza sono una spia preoccupante. E se il governo dovesse cadere... «C'è un ministro come Ferrero - spiega De Corato - che per qualche norma più severa parla di stato d’assedio. Quindi il ministro Mussi, che bolla come "grida manzoniane" l’inasprimento delle pene, mentre secondo la Bonino la manovra sarebbe repressiva e demagogica...». Insomma se martedì prossimo il pacchetto verrà approvato dal governo Prodi, come vorrebbe e come ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato, sarà un miracolo politico.

«Come ha ammesso il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni - sottolinea De Corato - la verità è che "sul tema sicurezza la lunghissima coalizione di centrosinistra non è in grado di prendere decisioniu". Spacchettando il provvedimento in rivoli di disegni di legge il Governo ha fatto un’operazione di maquillage, intorbidando le acque, rendendole solo all’apparenza più profonde». «Ma alla fine - afferma De Corato - le contraddizioni, che si tenta maldestramente di nascondere, saltano fuori. E chi paga questi ridicoli rinvii sono i cittadini milanesi. Che non se ne fanno nulla di trucchi e marchingegni di apprendisti stregoni.

E chiedono fatti».

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