«Silvio più forte degli attacchi». Fiducia al 68,2%

PRIORITÀ «La gente valuta il Cavaliere come uomo politico, bravo a risolvere i loro problemi concreti»

RomaE poi va a finire che a scoppiare è la strana coppia Ezio Mauro & Patrizia D’Addario. Già, perché la strategia della mutanda ha messo a nudo solo una cosa: che il gossip ha sortito l’effetto opposto a quello sperato e la campagna di Repubblica in versione Stop alla fine ha fatto flop. Più che i presunti numeri in camera da letto del premier lo dicono i numeri di un sondaggio effettuato dalla Euromedia Research. La fiducia nel presidente del Consiglio resta alta, altissima: 68,2 per cento. E di questo avevamo già dato conto nei giorni scorsi. La novità è che oltre a considerare il freddo dato, secondo cui quasi sette italiani su dieci restano «in luna di miele» con Berlusconi, emergono le ragioni di questo «innamoramento». Molti degli intervistati hanno infatti motivato così le proprie aperture di credito al Cavaliere: «Nessun altro leader avrebbe avuto la sua stessa capacità a resistere agli attacchi subiti». In termini scientifici, la metodologia del sondaggio si chiama Innovative methodology system of enquiry. Terra terra: si vanno a vedere le ragioni di una determinata risposta. Insomma, tra mignotteschi agguati e scatti scottanti, la stragrande maggioranza dei mille intervistati non ha per nulla abboccato all’amo gossiparo, anzi. «Le rivelazioni realizzate prima e dopo le recenti e continuate campagne denigratorie - ragiona l’amministratore delegato dell’Euromedia, Alessandra Ghisleri - dimostrano che sotto questo profilo il consenso rimane alto. Non solo: in molti sottolineano un ancor maggiore apprezzamento nel capo del governo per la capacità di reagire alle incursioni dei suoi oppositori».
Di fatto, la stessa lettura data dal Cavaliere appena trascinato nella pozzanghera del pettegolezzo: «Tutto questo fango? Mi rafforza - aveva detto quando venne dato un risalto planetario al noemismo -. La gente apprezza l’operato dell’esecutivo». E in effetti la percentuale di consensi resta elevata sia per il presidente del Consiglio, che per il governo da lui guidato (56,1 per cento). L’altro elemento chiave per comprendere come le critiche alla sua vita privata non abbiano di fatto scalfito il credito di cui gode nel Paese è che «agli italiani importa il presidente del Consiglio politico, organizzatore, uomo capace di gestire le situazioni e di agire in modo efficace rispetto ai problemi che si presentano, di emergenza in emergenza», confida la Ghisleri. Ai cittadini interessa molto di più che l’immondizia non intasi le strade in cui vivono, piuttosto che le pagine di certi giornali.


Ha premiato, insomma, la scelta di Berlusconi di andare dritto per la sua strada, senza ingolfarsi nel melmoso chiacchiericcio da ballatoio. Il piano casa sta a cuore più dei casini e dei pruriti della «signora» D’Addario.

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