RomaSi mette a punto la campagna elettorale a Palazzo Grazioli. Con Silvio Berlusconi tentato da una presenza più assidua di quanto avesse finora immaginato e con alcune tappe già in agenda. Senza trascurare lazione di governo che, è lidea del Cavaliere, deve essere rilanciata a partire dal fronte legalità, visto che cè il rischio che la nuova ondata dinchieste dia fiato allantipolitica. Inchieste che stando al tam tam del Parlamento porteranno presto altre sorprese, con il coinvolgimento di altri esponenti del centrodestra. In mezzo, anche il Piano per il Sud che Claudio Scajola - coadiuvato da tre professori e con laiuto di una serie di slide - ha illustrato al premier e Gianni Letta in visita al ministero per lo Sviluppo economico. Un progetto frutto del lavoro iniziato qualche mese fa da Scajola e che ha visto la consultazione di molti ministeri, delle parti sociali e di numerosi tecnici. I tre assi portanti lungo i quali si dovrebbero muovere le diverse iniziative sono infrastrutture, turismo e innovazione. Un piano «affascinante», spiega Berlusconi che nelle prossime settimane dovrà decidere tempi e modi di attuazione del progetto.
Ma con le elezioni ormai alle porte - si andrà alle urne il 28 e 29 marzo - è chiaro che la testa del premier sia soprattutto sulla campagna elettorale. Che le inchieste funzionino ormai «ad orologeria», è la convinzione del Cavaliere, gli italiani lhanno ormai capito. Perché, ragionano a Palazzo Grazioli, dopo aver provato inutilmente a bombardare il quartier generale ora hanno deciso di prendere di mira la cerchia più ristretta del premier. Così si è arrivati prima allinchiesta Mediatrade che ha coinvolto Pier Silvio Berlusconi e poi a quella su Guido Bertolaso con tanto di rumors continui di un coinvolgimento di Letta che, almeno ad oggi, non cè stato. Il vero problema di una campagna elettorale «fatta dalla magistratura» (così il Cavaliere in alcune sue conversazioni private) rischia però dessere un ritorno allantipolitica. La cui conseguenza può essere un alto grado di astensionismo. Circostanza confermata a Berlusconi anche da alcuni sondaggisti di sua fiducia secondo cui se si votasse oggi laffluenza sarebbe sotto il 60%. Gli indecisi, invece, sarebbe circa il 25%. Ed è proprio per questa ragione che Berlusconi è tentato da una sua presenza più assidua sul territorio in questo mese di campagna elettorale. Per mobilitare lelettorato di centrodestra, visto che il voto di fine marzo sarà sostanzialmente lultima chiamata alle urne fino alla fine della legislatura. Un test che può fare da spartiacque, visto che un successo avrebbe leffetto di blindare il governo e stoppare i movimenti di tutti coloro che si augurano che la nuova ondata di inchieste possa favorire il dopo Berlusconi.
Il Cavaliere inizierà il suo tour venerdì a Torino, con una conferenza stampa e una cena elettorale insieme al candidato leghista Roberto Cota. Le prossima settimane, poi, sono allo studio altre tappe, tra cui dovrebbe esserci quasi certamente Napoli. Oggi, invece, sarà la volta di una conferenza stampa insieme a Michela Brambilla per presentare i Promotori della libertà, una sorta di «difensori del voto» che dovranno occuparsi di presidiare i seggi e a cui sarà dedicato anche uno spot televisivo ad hoc.
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