Secondo incontro del sindaco Gianni Alemanno con le parti sociali, ieri mattina in Campidoglio. Allordine dei lavori di nuovo la discussione sul bilancio previsionale 2010, approvato dalla giunta capitolina e a breve sottoposto allattenzione del consiglio comunale per il via libera definitivo. Se i sindacati hanno chiesto un alleggerimento dei tagli e degli sforzi richiesti ai cittadini, il sindaco ha assicurato che ci sarà il massimo sforzo «per rendere la manovra equa», pur mantenendo «rigore» dei conti e saldi invariati. «Abbiamo ascoltato tutte le parti sociali, sia i sindacati che le realtà imprenditoriali rispetto al bilancio 2010 - ha detto il sindaco al termine dellincontro - ci sono ovviamente dei chiaroscuri, tutti quanti sottolineano la necessità di alleviare i sacrifici per imprese e famiglie. Abbiamo garantito il massimo sforzo per rendere equa la manovra, sia sul versante delle tariffe che per gli impegni a tutela del reddito e per lo sviluppo delle imprese». Quindi, «faremo tutti gli emendamenti possibili, salvando però i saldi, per assicurare il rigore pensando però anche allo sviluppo».
Secondo Claudio Di Berardino, segretario romano della Cgil, con il bilancio capitolino «i romani pagano una terza manovra, dopo quella del governo e i tagli annunciati a livello regionale». In questo senso, rispetto allultimo incontro in Campidoglio, «non ci sono stati grandi passi avanti: se la manovra resta così non va bene, è insopportabile per i cittadini. Bisogna renderla più equa attraverso un meccanismo di progressività nel pagamento di tasse e tariffe». E se Luigi Scardaone della Uil non è convinto «del quoziente familiare che esclude le famiglie di fatto, quelle non sposate», Mario Bertone della Cisl propone di «modificare la manovra attraverso un confronto che vada anche nella direzione del taglio agli sprechi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.