Il sindaco: « Mi auguro che Sea si venda entro fine anno»

Dopo la conferma di Mediobanca sul prezzo Palazzo Marino rilancia la privatizzazione

È ufficiale: il prezzo della Sea è giusto. E Gabriele Albertini rilancia immediatamente la privatizzazione: «Mi auguro che l’operazione di vendita del 33 per cento possa essere conclusa entro la fine dell'anno». Dopo polemiche, rinvii e accuse di voler svendere la società di gestione degli aeroporti, la perizia di Mediobanca conferma che i conti dell’assessore all’Economia, Mario Talamona, erano perfettamente giusti. Così adesso il sindaco spinge per rimettere l’operazione tra le priorità del consiglio comunale. In Comune si gongola. «La perizia richiesta a Mediobanca conferma che l’importo di 600 milioni di euro può essere considerato oggettivamente non inferiore al valore della quota di capitale del 33% di Sea posta in vendita. Non si ritiene opportuno porre a base d'asta un importo superiore a 600 milioni di euro» recita soddisfatto il comunicato ufficiale. Gli analisti finanziari di Mediobanca hanno svolto tutti gli approfondimenti richiesti, analizzando il business plan di Sea, studiando le quotazioni di borsa di società paragonabili e confrontando le transazioni di mercato simili. Il documento di Mediobanca conferma infine le differenze e quindi la non confrontabilità tra Sea e Save, la società che gestisce l’aeroporto di Venezia venduta a un prezzo apparentemente più alto ma in realtà non paragonabile. Albertini punta a incassare più della somma stabilita: «L’importo di 600 milioni di euro è il punto di riferimento dal quale partire per i rilanci».

L’assessore Talamona non nasconde la soddisfazione: «È confermato che non c’era un rischio di svendita». Manfredi Palmeri, capogruppo azzurro, non ha più dubbi: «Siamo certi che la base d’asta è più che congrua». E anche l’Udc ha archiviato qualsiasi perplessità.

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