Nessuna infiltrazione mafiosa nellamministrazione comunale di Nettuno, nessuna novità dal giorno della nomina della Commissione daccesso che doveva valutare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nellambito dellamministrazione comunale fino a oggi, ma un «accanimento terapeutico» sulla vicenda da parte della stampa e del centrosinistra per demolire unamministrazione di centrodestra e un territorio. Questo il senso della conferenza stampa convocata nel pomeriggio di ieri dal sindaco di Nettuno, Vittorio Marzoli.
«Ho parlato della relazione della Commissione daccesso con il prefetto di Roma - ha detto il sindaco rispondendo a una domanda - e posso dire che si tratta di un documento meticoloso, dal quale forse potranno emergere irregolarità di tipo amministrativo ma nessun reato, tanto meno un condizionamento dellamministrazione da parte della criminalità organizzata».
Alla domanda se la relazione si concludesse con la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale, il sindaco ha risposto: «Si tratta di un atto interno fra Prefettura e ministero dellInterno e il mio diretto superiore istituzionale, il prefetto, ha dato indicazioni precise su cosa si può dire e cosa non si può dire». «Il percorso della Commissione daccesso - ha affermato nellesordio il sindaco - è un atto regolare e condivido in pieno loperato della prefettura di Roma, del ministero dellInterno e della magistratura per sgombrare il campo dalle nuvole nere che si addensano su questo territorio». E in merito alle notizie apparse sullargomento ha affermato: «Da circa quattro mesi assistiamo a una squallida operazione di una certa stampa di regime, e con questo termine non mi riferisco al governo, fortemente pilotata contro questo territorio, che non è solo quello dove viene eletto deputato il presidente della Camera Casini e dove viene in vacanza il vicepresidente del Consiglio Fini, ma una zona dove governa da due legislature il centrodestra. E quei cambiamenti che non si riescono a produrre chiaramente in maniera politica si producono utilizzando la stampa».
Dopo aver letto una parte di un documento riservato di una seduta del Comitato provinciale per lordine e la sicurezza in cui si parla del litorale a sud di Roma, da Fiumicino fino ad Anzio e Nettuno di infiltrazione di ndrangheta, mafia e clan camorristici, e aver fatto apprezzamenti sulloperato delle forze dellordine, Marzoli ha aggiunto: «Ma la maggior parte dei cittadini, degli imprenditori, della classe dirigente di Nettuno non ha nulla a che vedere con questo e io devo rispondere al mandato dei cittadini e alle esigenze di decine di imprenditori che stanno vedendo crollare, a causa di questa operazione, leconomia locale. Per questo ho deciso di svelare il trucco e dimostrare che non ci sono prove di infiltrazioni mafiose nellamministrazione di Nettuno».
Marzoli si è anche chiesto «coma mai unassociazione culturale privata come il Coordinamento antimafia di Anzio-Nettuno sia stata sentita, come è accaduto dalla Commissione criminalità della Regione Lazio, prima degli organismi istituzionali come forze dellordine, prefettura o gli stessi sindaci». Poi ha aggiunto che ripeterà le stesse cose alla Commissione regionale, da cui è stato convocato giovedì prossimo.
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