Il sindaco pro immigrati arrestato per concussione

Lampedusa (Agrigento) Arrestato, con l’accusa di concussione, il sindaco di Lampedusa e Linosa che aveva sfidato più volte il governo nazionale sulla vicenda dell'immigrazione clandestina. Bernardino De Rubeis, 41 anni, da un anno e mezzo sindaco delle Pelagie, è stato ammanettato dalla Guardia di Finanza ieri mattina direttamente nella sua stanza a Palazzo di città. Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia di un imprenditore, M.V. che ha raccontato di essere stato costretto a consegnare somme di denaro al primo cittadino (qualcosa come 70mila euro), pena il ritardo nella riscossione di alcuni crediti vantati nei confronti del comune. Subito dopo la notifica dell’arresto, De Rubeis è stato trasferito in elicottero ad Agrigento e quindi al carcere di contrada Petrusa. Il magistrato che conduce l’inchiesta lo sentirà già questa mattina.
Pur dichiarandosi vicino all’Mpa, non aveva mai aderito ufficialmente al movimento fondato dal governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Nei mesi scorsi il sindaco di Lampedusa era stato protagonista di un’aspra polemica con il governo, in particolare con il ministro dell’Interno Roberto Maroni, sulla decisione di istituire sull’isola un centro di identificazione ed espulsione per gli immigrati al posto di un Centro temporaneo di permanenza e soccorso. Proprio a causa di ciò De Rubeis aveva revocato la delega di vicesindaco ad Angela Maraventano, senatrice della Lega Nord e leader del Carroccio sull’isola, che si era schierata con Maroni difendendo l’operato del governo. Il sindaco subito dopo l'arresto ha rilasciato una sola dichiarazione: «È una manovra del governo nazionale...». Tesi smentita dalla senatrice Maraventano, la quale si è detta fiduciosa nell’operato della magistratura. Secondo l’accusa, De Rubeis avrebbe già incassato 10 dei 70 milioni di tangente chiesta. Gli investigatori, che si sono avvalsi di intercettazioni ambientali e registrazione filmate, avrebbero trovato numerosi riscontri. Nell’inchiesta è indagato, sempre per concussione, anche il presidente del consiglio comunale, Vincenzo D’Ancona, che è già stato ascoltato.
Quando gli è stato notificato l’ordine d’arresto De Rubeis era nel suo ufficio, alle prese con l’organizzazione anche quest’anno dello spettacolo «O’scia» con Claudio Baglioni.

Già questa mattina, il prefetto di Agrigento, Umberto Postiglione, potrebbe prendere in esame l’ipotesi di sollevare dall’incarico il primo cittadino e soltanto dopo, l’assessorato regionale agli Enti locali, nominerà un commissario straordinario, in attesa di nuove elezioni.

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