Autosospensione o non autosospensione. A Cinisello Balsamo è questo il problema. È giallo nel comune del nord Milano. Da giorni, per stessa ammissione di alcuni esponenti della maggioranza di centrosinistra, il sindaco di Rifondazione Angelo Zaninello si sarebbe «autosospeso» dal suo incarico a seguito delle gravi incomprensioni nate allinterno dei partiti dellUnione.
Per mesi Emilio Zucca, capogruppo dello Sdi, ha, infatti, chiesto che un suo rappresentante possa sedere in giunta. Nonostante lultima ridistribuzione delle deleghe tra Ds, Margherita, Verdi, Rifondazione e Ambiente e Solidarietà (una lista civica vicina al centrosinistra), lo Sdi pur avendo appoggiato la candidatura del sindaco, non ha ottenuto nessun assessorato. Ad attaccare più volte il primo cittadino anche gli esponenti dei Verdi che hanno accusato lesponente di Rifondazione di non consultarli e di non aver fatto a sufficienza per temi a loro cari come le barriere architettoniche che i disabili incontrano in città. Dopo uninfuocata seduta di consiglio durante la quale la maggioranza si è ritirata per ore per discutere della mozione di Zucca che ha chiesto nuovamente di far parte della giunta sostenuto da alcuni rappresentanti del centrosinistra, la parola «autosospensione» è incominciata a circolare con insistenza in Comune. Angelo Zaninello ha smentito ogni cosa ma ha ammesso «che in maggioranza è necessario un momento di riflessione». Poche ore dopo ha però scritto alla giunta minacciando di autosospendersi nel caso non si trovi al più presto un accordo. Il primo cittadino ha inoltre riferito ai vertici provinciali di Rifondazione i problemi incontrati a Palazzo Confalonieri.
«Non esiste lautosospensione propria di un sindaco - ha spiegato Pasquale Napoli, capogruppo della Margherita -. O si risolvono le difficoltà o si va ad elezioni». Per Forza Italia «la crisi era già nellaria già evidente nellimmobilismo che ha caratterizzato questa amministrazione». Dura anche Alleanza Nazionale che ha chiesto le dimissioni del sindaco. «Lamministrazione - spiega Calogero Bongiovanni, capogruppo di An - è lo specchio del governo Prodi. Le linee politiche della giunta non sono quelle del consiglio e la maggioranza è troppo divisa sui temi fondamentali».
Lunedì sarà il giorno decisivo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.