Sindone, per vedere Gesù non servono gli occhiali

Ai quasi due milioni di pellegrini in visita alla Sindone, i Salesiani vendono lenti in 3D per scrutare meglio le sacre tracce. Ma il cardinale Poletto si arrabbia: "Iniziativa commerciale che non condividiamo"

Sindone, per vedere Gesù non servono gli occhiali

Non è stata, come si suol dire, un’idea della Madonna. L’occhio di Dio che filtra attraverso un paio di occhialini tridimensionali, polarizzati, anaglifici, rossi e blu, unisex, la Sacra Sindone da guardare come Avatar fino all’avamposto umano su Pandora, il lenzuolo di lino che conserva l’immagine del corpo di Nostro Signore Gesù Cristo trattato come il cinema di una volta, un lenzuolo appeso al muro di una casa di paese, il Nuovo cinema Paradiso. C’è una piccola guerra santa da combattere a Torino, c’è la Chiesa che non ha fede nella Scienza e la Scienza che ha fede nei miracoli soprattutto se sono economici. L’ideona è venuta al professor Bruno Fabbiani, esperto di olografia, analisi, controlli e standardizzazioni dei processi grafici, è lui che in quelle tracce che forse nascondono l’infinito ha voluto scrutare con gli strumenti della tecnologia da film. Ci sono quasi due milioni di fedeli in pellegrinaggio in questi giorni per l’ostensione della Sindone perchè non rispondere alla loro ansia di verità alternative e di rivelazioni nascoste, con un paio di comodi occhialini blu-ciano che consentano di vedere, chiari come un tempo, i dettagli del corpo e del volto ferito dell’uomo del Lino, particolari ormai quasi invisibili all’occhio nudo, specie nei punti dove il telo trattiene le tracce del sangue, specie le gambe, le più consumate dal tempo, che secoli di ostensioni hanno sfumato fino all’insondabile. Un brevetto torinese, mica improvvisazione, primo del genere nella sacra storia delle ostensioni.

Due le versioni disponibili per entrare nel cuore del mistero: il modello «HI-Rex-1» per chi ha la vista di un falco, e quello «HI-Rex-1L» per i miopi. Il filtro ciano che esalta il sangue sul telo sindonico, e il filtro blu che, dopo alcuni secondi di adattamento, permette di recuperare le parti del corpo della Sindone non visibili a occhio nudo. Grazie agli occhialini del cine il volto di Gesù, giura la Scienza senza ridere, avrà un aspetto quasi tridimensionale, come non s’è mai visto da duemila anni a questa parte, quasi meglio di un Avatar. E con la benedizione dei Salesiani.

Non si può sempre dare la colpa agli altri per la croce che si porta ogni giorno. Ma la Scienza stavolta deve prendersi le proprie responsabilità. Perchè il cardinale Severino Poletto è fuori dalla grazia di Dio. Gli occhialini non servono a niente, lancia l’anatema, anzi è pura e semplice speculazione economica, vuota burocrazia dello spirito, mercanti nel tempio. E il Comitato per l’ostensione si è premurato di rendere pubblica in un comunicato il proprio sacrosanto fastidio: «È stata pubblicata in questi giorni la notizia che sarebbero in vendita speciali occhialini per la visione tridimensionale dei dettagli impressi sul Telo sindonico. A quanto consta, si tratta di un’iniziativa di natura esclusivamente commerciale, non appoggiata né promossa in alcun modo dal Comitato per l'ostensione della Sindone o dalla Commissione diocesana e neppure suffragata da riscontro scientifico». Il Signore ha sempre del Bene da farti fare ma non è questo il caso. E soprattutto non sono questi gli occhiali.
Il Messia di per se stesso è persona piena di luce che non ha bisogno di filtri per illuminare il tuo cuore ma «per consentire ai pellegrini la miglior visione possibile della Sindone il Comitato organizzatore e la Commissione diocesana hanno usufruito della consulenza di esperti in illuminazione e di studiosi specializzati dell’immagine sindonica, e tale visione non può essere migliorata con artifici». Artifici che sarebbero in vendita a due euro, tre per i miopi così imparano, presso la casa madre dei Salesiani, e nel negozio «Ricordi Religiosi» che si trova all’interno della Basilica di Maria Ausiliatrice, anche se il sacro comunicato giura sulla Bibbia che «il prodotto non sarà disponibile nei book-shop e nei punti vendita ufficiali: ogni sua commercializzazione e pubblicità rappresentano un’iniziativa del tutto privata, che non ha alcun rapporto né con l’Arcidiocesi di Torino né con il Comitato per l’ostensione, né è da essi condivisa».
Giusto i Salesiani. Loro invece vedono benissimo gli occhialini.

Hanno intervistato il professor Fabbiani sull’ultimo numero de «Il mondo della Bibbia», gli hanno dato credito e messo in vendita un poster con le immagini elaborate dalla tripla dimensione con occhialini allegati. Vedere l’Altissimo in blue ray, anche se brevettato, sarebbe comunque un miracolo. Dio, per il momento, è solo un'intuizione costruita su indizi.

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