Scienze e Tecnologia

Al via il sistema di recupero dei rifiuti Raee

Un decreto ministeriale fissa all’inizio del 2008 l’inizio dell’operatività dei Sistemi Collettivi dei Produttori, che gestiranno il ritiro e lo smaltimento a fine vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche

Al via il sistema di recupero dei rifiuti Raee

L’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) è questione di settimane. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che sancisce l’istituzione del Registro Nazionale dei Produttori, del Centro di Coordinamento dei Sistemi Collettivi e del Comitato di Indirizzo, ma soprattutto stabilisce un periodo di “regime transitorio” per permettere a tutti i soggetti coinvolti di prepararsi ad assolvere a quanto previsto dal decreto legislativo 151/2005, quello con cui sono state recepite le direttive Ue sui Raee.

Dato che il regime transitorio è stato fissato in 120 giorni a decorrere dal 1° settembre 2007, è certo che all’inizio del 2008 inizierà l’operatività dei Sistemi Collettivi dei Produttori. Fino al 31 dicembre lo smaltimento dei rifiuti Raee - che presentano un tasso di incremento tre volte superiore a quello degli altri rifiuti solidi urbani - sarà gestito ancora dagli Enti Locali, ai quali i produttori versano dei compensi forfettari.

Il decreto prevede anche che, con l’inizio del periodo transitorio, i produttori possano iniziare ad applicare i cosiddetti Eco-contributi Raee. Questi contributi non vanno confusi né con tasse da versare allo Stato né con importi che possono generare profitti per i produttori, in quanto sono destinati a finanziare il processo di ritiro, recupero, trattamento e smaltimento dei prodotti a fine vita.

Il consorzio Ecodom – tra i cui fondatori figurano molte grandi aziende del settore del bianco: da Merloni a Candy, da Indesit a Whirlpool – ha già fissato gli Eco-contributi necessari per il trattamento “ambientalmente corretto” di ciascuna tipologia di Raee, ma ha fatto slittare al 12 novembre l’applicazione per permettere a tutti gli associati di formare il personale di vendita e adeguare le procedure informatiche e contabili. Per fare qualche esempio, l’Eco-contributo dovuto per i frigoriferi ammonta a 16 euro (Iva inclusa), mentre quello di una cappa è di soli 2 euro. Per gli scaldacqua maggiori di 30 litri, l’importo è di 7 euro, mentre per piccoli elettrodomestici e apparecchiature varie (inclusi i forni a microonde) si va a peso. Si parte con 0,25 centesimi per i dispositivi di peso inferiore ai 2 chilogrammi, per arrivare a 5 euro per quelli di peso superiore ai 30 kg.

 

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