
Nel 2015 parlare di smart home in Italia era quasi fantascienza perché i dispositivi connessi erano pochi, costosi e riservati a chi aveva voglia di sperimentare o a chi aveva le disponibilità economiche per un impianto di domotica, qualcosa che però andava pensato per le case di nuova costruzione, o in fase di ristrutturazione vista la necessità di cablare cavi, sensori e dispositivi.

I numeri di EZVIZ
In questo contesto debuttava EZVIZ, ai tempi con una piccola gamma che comprendeva action cam e telecamere da interno e, dieci anni dopo, il marchio è diventato uno dei protagonisti del settore con 150 prodotti a catalogo, spaziando dalla videosorveglianza, anche da esterni e con telecamere dotate di batteria e pannelli solari per non ricaricale (quasi) mai, alle serrature intelligenti, fino ad arrivare alla gestione del riscaldamento con sensori, termostati e valvole.
Nel 2025 il brand poteva contare su 750.000 dispositivi in Italia, in crescita rispetto ai 550.000 dell’anno precedente. L’Italia è oggi uno dei mercati più forti, al pari di Francia e Spagna.
Nell'anno del decimo anniversario, EZVIZ ha lanciato diverse novità di prodotto, a partire dal loro primo videocitofono 4K con riconoscimento facciale e accesso tramite scansione del palmo della mano per arrivare al motore per cancelli con telecamera integrata.

Come creare una smart home
Il prossimo passo per EZVIZ sarà quello dell'integrazione e dell'apertura verso i protocolli condivisi per la smart home, quelli che permettono di far interagire i prodotti tramite lo standard Matter che, oggi, inizia ad essere disponibile su alcuni dispositivi del produttore.
Per chi ha esigenze più semplici, però, l'app di EZVIZ è già pronta per integrare i prodotti dell'azienda in modo da farli parlare tra di loro: alcune videocamere, ad esempio, possono essere utilizzate come "evento" che attiva un'automazione creata in pochi clic dall'app per smartphone, e questo permette sia di guardare alla sicurezza (antifurto, videocamere), sia alla smart home.
Un sensore di temperatura, poi, può diventare utile per accendere automaticamente il vecchio climatizzatore usando un dispositivo che agisce come telecomando a infrarossi, così da raffreddare automaticamente la casa anche da remoto e senza che l'utente debba avviare fisicamente l'app e lanciare il comando. E con un piccolo sforzo in più, installando un relé smart, si può creare un'automazione che accendere una luce quando una porta viene aperta.
Insomma, il futuro della smart home è creare flussi operativi che ci permettono di non interagire con un dispositivo, facendo accadere qualcosa senza la necessità di chiedere all'Alexa di turno. E EZVIZ sta lavorando in questo settore: la strada è in salita, ma i numeri dimostrano che il potenziale c'è...