All’IFA di Berlino abbiamo incontrato il management di Fritz, marchio noto per i router e le soluzioni di rete che ora entra in una nuova fase con un rebranding (da AVM a Fritz!). L’Italia, primo mercato europeo per l’azienda, è al centro della strategia insieme a un’espansione che guarda anche alla smart home e alla sicurezza.
Parliamo di prodotti: quali sono le novità principali?
"Una delle soluzioni più interessanti è il Fritz!Box 6825, un router compatto 4G che funziona anche con alimentazione USB, quindi lo si può portare ovunque e si può anche collegare a un power bank. Dà accesso a tutte le funzioni di un Fritz!Box tradizionale, ma in mobilità. Poi ci sono i nuovi dispositivi Wi-Fi 7, con router, range extender per diffondere la connettività nelle case più grandi, e anche la chiavetta USB Fritz!WLAN Stick 6700, pensata per i PC che non supportano ancora il nuovo standard".
Sul fronte fibra, qual è la situazione?
"In Germania e in altri Paesi europei la connessione è già libera: se il router si rompe, basta comprarne uno nuovo e collegarlo. In Italia purtroppo non è così: la fibra non è pienamente liberalizzata e non sempre l’utente può scegliere il proprio dispositivo. Abbiamo già un accordo con Fastweb per il Fritz!Box 5690 Pro, compatibile con la fibra e quindi acquistabile come sostituto, e speriamo che AGCOM segua l’esempio di Germania, Olanda e Belgio. La libertà del router è un passo necessario per l’innovazione e per dare al cliente la possibilità di scegliere prestazioni, sicurezza e prezzo".
Il tema della sicurezza è sempre più centrale. Come vi muovete su questo fronte?
"Tutti i nostri dispositivi sono progettati in Germania e prodotti in Europa. Questo significa che i dati non escono dal continente. È una scelta che ci differenzia da altri competitor globali e che diventa cruciale anche in chiave geopolitica: pensiamo alle infrastrutture cinesi ad esempio, che in uno scenario estremo potrebbero essere controllate da remoto. Noi vogliamo dare certezze agli utenti europei, specie su qualcosa di critico e fondamentale come la connettività a internet, sia per i privati, sia per le aziende".
Fritz è conosciuto per i router, ma vi state muovendo anche sulla smart home
"È vero, in Italia la smart home è ancora un tema da appassionati, mentre in Germania la maggior parte degli utenti ha già un Fritz!Box e quindi integra facilmente i nostri dispositivi. Oggi abbiamo termostati per radiatori, sensori per finestre, la lampadina, le prese e soprattutto il Fritz!DECT 250 Smart Energy, un sensore ottico che legge i consumi elettrici dal contatore. Stiamo lavorando per una maggiore compatibilità con Zigbee e Matter. Alcuni prodotti, come il lettore ottico, oggi funzionano solo con i contatori tedeschi, ma ci sono già test in Austria e l’obiettivo è portarli anche in Italia".
Tutti parlano di intelligenza artificiale: come la vedete?
"Nei nostri dispositivi ci sono già funzioni “intelligenti”, come scenari automatici per luci e consumi. Ma non abbiamo assistenti vocali o chatbot integrati. La nostra priorità è la sicurezza: l’IA significa spesso condivisione di dati. Noi vogliamo implementarla solo quando sarà garantito che i dati restino dove devono stare.