Cultura e Spettacoli

Solfrizzi e la Rocca, coccole e litigi «sentimental pop»

RomaBrillante, allegra, popolare. E originale. La fiction ideale - o quasi. Giudicherà il pubblico quanto Tutti pazzi per amore, in onda da domani per tredici domeniche su Raiuno, s’avvicini o meno all’idealità del genere. Di sicuro, il nuovo prodotto a lunga serialità targato Rai, protagonisti Emilio Solfrizzi e Stefania Rocca per la produzione Publispei (la stessa di Un medico in famiglia) si presenta forte di alcune delle necessarie qualità.
Tanto per cominciare niente format straniero, una volta tanto, ma un soggetto originale scritto da Ivan Cotroneo: la storia di due famiglie guidate da due divorziati, lui esuberante e disordinato, lei saputella e puntuta, che s’incontrano, si scontrano e s’innamorano a suon di musica. Poi un linguaggio vivace e insolito: «commedia sentimental-pop», viene definita, perché descrive gli amori dei personaggi attraverso dei numeri musicali in cui i protagonisti, lasciandosi trasportare dall’immaginazione, fantasticano di esibirsi. Infine una grande varietà di ambientazioni ma tutte molto comuni (piazze, mercati, supermercati, scuole, piscine) mescolate tra loro da un agile montaggio. Risultato: «Un prodotto solare, ottimista e insolito, che abbiamo rischiato a proporre alla Rai e la Rai rischia ancor più a mandare in onda - riassume Cotroneo -. L’idea era raccontare l’amore fra persone comuni. Così, in questa storia tutti sono innamorati: i genitori, i figli, gli amici. E tutti si lasciano trasportare dalla fantasia, immaginandosi cantanti, addirittura rivivendo scene da famosi film musicali».
Tra i brani più noti, tutti popolari, Felicità di Albano e Romina, Buona sera dottore di Claudia Mori, Solo tu dei Matia Bazar, Sono un ragazzo fortunato di Jovanotti: «Che noi interpretiamo in modo volutamente casereccio - ci tiene a sottolineare Solfrizzi -; Tutti pazzi per amore non è una commedia musicale. E le nostre esibizioni sono un po’ goffe e stonate; proprio come accade nella realtà, quando le persone qualunque, trasportate dai sentimenti, cantano a squarciagola sotto la doccia».
«Io una preparazione da cantante e ballerina l’avrei - precisa la Rocca, in queste vesti per Irma la dolce di Savary e Pene d’amor perdute di Branagh - ma qua dovevo solo dar vita ad una donna solare, ottimista, che guarda la vita cogli occhi sbarrati. Il mio primo personaggio totalmente e assolutamente positivo».
Interpretato anche da Neri Marcorè, Carlotta Natoli, Irene Ferri, Piera Degli Esposti e Tomas Arana, e diretto da Riccardo Milani, Tutti pazzi per amore non vuol proporre tanta allegria in reazione, o come antidoto, alla depressione dei tempi attuali.

«La voglia di divertirci e di divertire è stata l’unica molla, indipendentemente dal fatto che, oggi come oggi, di un po’ di divertimento il telespettatore sia disperatamente alla ricerca», conclude il regista.

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