Cronache

LA SOLIDARIETÀ SU CARTA INTESTATA

Innanzitutto, tanto di cappello al sindaco di Cogoleto Attilio Zanetti, al presidente della provincia di Genova Alessandro Repetto (e a tutta l’aula consiliare), agli assessori Eugenio Massolo e Giulio Torti, al presidente del consiglio provinciale Mauro Cavelli, al consigliere provinciale Roberto Demontis, al deputato Egidio Pedrini e al senatore Graziano Mazzarello.
Sì, sono tutti dell’Unione. Diessini, margheritisti, rifondatori, dipietristi. E allora? Come gli azzurri Mario Mauro, Matteo Rosso e Maurizio Barsotti, Gianni Plinio e Agostino Bozzo di An, Andrea Cuneo dell’Udc, hanno dimostrato di sapere cos’è l’umanità, di capire il dramma dei genitori di Cogoleto, di comprendere che il pianto di una bimba o una carezza non sono una questione di commi, leggine, cavilli e trattati internazionali.
Il cuore non è di destra o di sinistra. Il cuore, la capacità di provare emozioni, l’umanità non hanno colore politico. Il cuore, l’umanità, la solidarietà sono di tutti.
Magari di tutti, ma di qualcuno un po’ meno. Perchè in tutta questa gara di solidarietà e di umanità nei confronti di due ragazzi che magari avranno sbagliato, ma che hanno messo il cuore in quello che hanno fatto, ponendo la vita di una bambina davanti a ogni legge e a ogni trattato internazionale, chi ha dimostrato meno solidarietà è proprio chi la solidarietà ce l’ha nella ragione sociale. Chi ce l’ha scritta su carta intestata, con tutti gli stelloni repubblicani e le lettere maiuscole e in corsivo al posto giusto.
Perchè il comunicato del dicastero retto da Paolo Ferrero, rifondatore comunista e valdese doc, è un capolavoro di burocrazia e freddezza. Elogi al Tribunale dei minori e gelo su papà e mamma (mi arresteranno per averli chiamati così?) di Maria: «Le reazioni della coppia genovese che ha sottratto la bambina sono umanamente compresibili, ma, oltre ad essere illegali ed anche causa di frizioni internazionali, sono soprattutto dannose per la bambina e nascono da una inaccettabile confusione tra ospitalità, affidamento e possibilità di adozione, che sono istituti diversi e non sovrapponibili».
Ecco, a me pare che - in questa storia - l’inaccettabile confusione sia quella fra la Solidarietà sociale con tutti i bollini ministeriali al posto giusto e l’altra solidarietà, quella vera.


Noi, fra la legge e il cuore, se permettete, scegliamo il cuore.

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