«Sono figlia di papà, ma farò la gavetta»

Ha mosso (ufficialmente) i primi passi in politica qualche settimana fa, entrando nel direttivo milanese dei giovani del Pdl. Ma debutterà oggi, all’incontro organizzato dalla «Giovane Italia Lombardia» al Circolo della stampa (ore 17, corso Venezia 16). «E assicuro che farò la gavetta, senza scorciatoie». Parola di Arianna Podestà, 25 anni, figlia di Guido, presidente della Provincia, oltre che coordinatore regionale del Pdl. Anche lui oggi sarà al convegno, con il ministro Mariastella Gelmini, il sottosegretario Luigi Casero, i deputati Ue Licia Ronzulli e Laura Comi.
Eppure, si è già parlato di lei già per le liste elettorali del 2011, in Comune. Ci sarà il suo nome?
«Altri forse ne hanno parlato, ma garantisco che il mio nome non ci sarà e non ho mai pensato a una mia candidatura. Intanto l’impegno di consigliere non sarebbe compatibile con i miei studi, frequento un master impegnativo alla Cattolica. In futuro non escludo niente, ma quando sarà il momento: inizio a muovere i primi passi con i giovani del partito, lavorerò dietro le quinte e seguirò tutti i passaggi senza saltarne nessuno».
Altri «figli di» alla stessa età hanno già acquisito ruoli di peso. Renzo Bossi ad esempio è assessore regionale.
«Non giudico gli altri, per me è giusto farsi le ossa nel partito senza avere accesso a posizioni che in questo momento non sarebbero meritate. Come tanti voglio impegnarmi a costruire qualcosa di positivo per la città, ma lavorerò dietro le quinte e imparerò il mestiere».
E parte avvantaggiata, di lezioni in casa ne prenderà tutti i giorni.
«Di sicuro ho avuto una grande fortuna, osservare papà nell’attività politica da quando ho nove anni, conoscere le sue battaglie, diverse personalità importanti. Ho seguito prima la sua campagna in Ue e più attivamente quella per la Provincia. Ma soprattutto mi ha trasmesso i valori, l’etica professionale che lui ha fortissima, la correttezza nei rapporti con i cittadini e i collaboratori».
Ma il Pdl ha bisogno di uno svecchiamento?
«È giusto dare spazio e opportunità a chi ha la voglia e l’entusiasmo di impegnarsi attivamente in politica, e credo che i giovani avranno un ruolo importante anche nelle liste elettorali del Pdl per Palazzo Marino, nei consigli di zona. Ma bisogna prestare attenzione a chi ha già alle spalle l’esperienza di tanti anni nel partito, un giusto mix».


Il titolo dell’incontro di oggi è «Responsability»: i giovani cosa chiederanno ai big in sala?
«Una sempre maggiore considerazione da parte della classe dirigente nei confronti delle tematiche giovanili. E noi speriamo di essere in tanti, per dare il nostro sostegno al partito e al presidente Silvio Berlusconi».

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