Sono più di settemila i minori stranieri arrivati in Italia senza famiglia

Sono gli afghani a far salire in modo vertiginoso le cifre nell'ultimo biennio. I dati sono contenuti nell'ultimo rapporto Anci, l'associazione che riunisce i comuni. Nel 2008 sono stati 93 i Comuni che hanno preso in carico l'85 per cento dei minori stranieri soli.

Aumenta del 30,2 per cento la presenza di minori stranieri non accompagnati in Italia. In particolare al sud e nel nord-est. Le cifre sono contenute nell'ultimo rapporto Anci, l'associazione che riunisce i comuni, un'indagine condotta a livello nazionale che ha preso in esame 5.784 comuni, ovvero il 71,4 per cento. Nel 2008 sono stati 7.216 i presi in carico in prima o seconda accoglienza o contattati. Nel 2006 furono 7.870. É stato registrato un calo nel 2007, "soltanto" 5.543 con una flessione dell'8,3 per cento. Un calo però dovuto al fatto che i minori rumeni e bulgari sono divenuti comunitari. Dunque colpisce ancora di più l'aumento relativo all'ultimo dato. Di questi 4.176 sono stati inseriti in prima accoglienza; 3.841 accolti in seconda accoglienza.
Sono gli afghani a far salire in modo vertiginoso le cifre dal 2006 al 2008. Per loro si registra addirittura un più 170 per cento. Ma cresce pure il numero di piccoli e ragazzi provenienti da da paesi africani instabili o in conflitto come la Nigeria, la Somalia o l' Eritrea e l'Egitto. Tutti sono potenziali richiedenti asilo.Ed è questa la causa dell'aumento dei minori soli nelle zone di frontiera o nelle aree di primo arrivo: Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Sicilia. Queste cinque regioni nel 2008 da sole hanno contattato e preso in carico il 50,5 per cento dei minori giunti in Italia.
Alla fine del 2008 sono stati 93 i Comuni che hanno preso in carico l'85 per cento dei minori stranieri soli,si tratta prevalentemente di maschi, 89,7 per cento e di questi il 51,9 per cento ha 17 anni.
Aumentano anche i minori affidati: dal 7 per cento del 2006 al 9,9 sul totale degli accolti in prima accoglienza nel 2008, così come incrementa il numero di coloro che in seconda accoglienza risultano titolari di permesso di soggiorno il 32,5 per cento del 2006 contro il 42,8 del 2008.
Cambiano anche le zone interessate dal fenomeno. Roma , Milano, Torino e Trieste che nel 2006 avevano preso in carico oltre un terzo dei minori 2.654 nel 2008 invece registrano tutte un tasso di variazione negativo. E diminuisce pure il numero dei minori non accompagnati a Napoli e nelle città medie ove il fenomeno è stato costante negli anni quali Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Trento, o dove aveva raggiunto nel 2006, come nel caso di Cremona e Caltagirone, un picco notevole di presenze. Le Regioni che segnalano il più alto numero di minori presi in carico sono la Sicilia, l'Emilia-Romagna, il Lazio Friuli Venezia Giulia, dove, nel 2008, si concentra più della metà dei minori, 54 per cento. Quanti minori hanno assistito i comuni? Nel 2008 il 52,6 per cento del totale degli accolti è stato assistito dai comuni per almeno un mese. Si tratta di una percentuale in continua crescita rispetto agli anni precedenti, passando dal 27 del 2004, al 34,5 del 2006 e 44,8 del 2007.
Molti di questi minori purtroppo si allontanano dalle loro case di accoglienza e scompaiono. Questo fenomeno però è in lieve decrescita. Nel 2008 si è reso irreperibile il 40,1 per cento dei minori accolti mentre era il 62,3 nel 2006 e il 46,5 nel 2007. Il rapporto dell'Anci evidenzia un aumento significativo di presenze anche per quanto riguarda la seconda accoglienza: si passa dai 2.795 del 2007 ai 3.841 minori del 2008.

Il 56 per cento del totale dei minori accolti in strutture di seconda accoglienza si trova in Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia, dove si trova il 29 per cento dei minori sul totale nazionale. Tra questi minori almeno 99 nel 2007 e 94 nel 2008 sono stati sottoposti a gravi forme di sfruttamento: sessuale, 61,8 per cento dei casi; lavorativo e microcriminalità, 8,8; accattonaggio per il 5,9 dei casi.

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