Sorpresa: al «Fiorello show» ogni giorno calo d’ascolti

MilanoLui ce la mette tutta, conscio dell’aspettativa che si è creata attorno a lui, il grande colpo del mercato di Sky. Ce la mette tutta ma Fiorello è un po’ in affanno e il suo show perde colpi, anzi telespettatori. I numeri parlano chiaro: debutto giovedì su SkyUno con 1 milione e 15mila spettatori, replica venerdì con 771mila 704 fan e terzo appuntamento, sabato, con 450mila 554 fedelissimi davanti al teleschermo.
Fiore lascia sul campo 300mila spettatori alla volta. Sarà «l’ansia da palcoscenico» tanto paventata dallo showman siciliano; sarà la tensione, il peso della responsabilità, ma lui in questi giorni non è quel gigione dalla faccia di bronzo che affronta tutto e tutti con la battuta vincente sempre pronta. Ma lui, come lo conosciamo, non è uno che si arrende, con quella eterna faccia da schiaffi e la voglia di provocare e prendere in giro tutto e tutti. Ci vorranno un po’ di ricostituenti, ancora un po’ di rodaggio, si potrebbe anche dire che il suo pubblico (quello dei trentenni) non passa certo il sabato sera davanti alla televisione. (Però in fondo lo show dura solo mezz’oretta). Fiorello in questi giorni ha fatto un po’ di tutto, trascina sul palco - imitando il Bagaglino - politici come Alemanno e la Meloni per fare il suo «Letterman Show», coinvolge Teo Teocoli, spara gag a raffica. Volendo si può anche guardare l’altro lato della medaglia. Ovvero? Ovvero che SkyVivo (di cui SkyUno)ha preso il posto, raccoglieva in prima serata una media di diciottomila spettatori. Il che significa che l’ascolto è aumentato di almeno 500 volte. Però da Fiorello ci si aspettano i grandi numeri.
Questa (falsa!?!)è una sorpresa ma non un dramma per i dirigenti di Sky, che non puntano soltanto agli ascolti. A loro interessa, con l’operazione Fiorello, aumentare il numero degli abbonati: si saprà solo a fine aprile, quando saranno diffusi i dati trimestrali, se il megabattage pubblicitario e l’ingaggio di Fiorello avranno portato risultati. Intanto Sky si difende comunque, citando i dati dei tre passaggi giornalieri del «Fiorello show» di sabato, e sottolineando che la replica delle 14,25 di sabato ha totalizzato 162mila 026 spettatori, raddoppiando l’ascolto di venerdì pomeriggio. In attesa di testare le prossime tre puntate nessuno si sbilancia. Solo Vittorio Sgarbi, ieri su Raiuno, nello spazio «Domenica in - L’Arena» di Massimo Giletti ha preso la difesa d’ufficio di Fiorello. «La decisione di Fiorello di andare su Sky è stata una decisione politica molto forte - ha sostenuto Sgarbi -, il caso Fiorello mi ricorda Pier Ferdinando Casini: si smarca da un bipolarismo, cerca la sua autonomia, e qualunque terza via è una via di libertà. Fiorello è abbastanza bravo ma non è un mostro - spiega ancora Sgarbi -, è una figura normale.

Mentre Benigni è memorabile per energia, Fiorello è il nuovo Mike Bongiorno, simbolo della normalità. Non vedo perché sia più bravo di Proietti o Bonolis. Lui è politicamente corretto. L’unica ragione per andarlo a vedere è perché è un bravo ragazzo».

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