Sentite questa. A film cominciato, lattore scelto per incarnare «il figlio più piccolo», cioè Baldo, il ventenne ricontattato dal padre per tirargli la fregatura, non se lè sentita di proseguire le riprese. Serviva alla svelta un sostituto, ma chi? Solo a quel punto Pupi Avati sè ricordato di Nicola Nocella (nella foto), 28 anni, di Terlizzi, provincia di Bari, diplomatosi al Centro sperimentale di cinematografia. Serano parlati qualche settimana prima su una panchina, quando il cast era già chiuso. Poi lemergenza ha riaperto i giochi, grazie a una telefonata provvidenziale di Giancarlo Giannini, ex insegnante del giovanotto al Csc. Così, per un gioco del destino, Nocella sè ritrovato protagonista, col nome in cartellone accanto a quelli di De Sica, Morante e Zingaretti. Lui, viso a metà tra John Belushi e il ciccione di «Lost», ancora oggi stenta a crederci. E intanto tutti lo riempiono di complimenti.
Specie Pupi: «Nicola è dotato di una sensibilità rara. Non era facile. Il personaggio è sfaccettato, parliamo di un ragazzo bruttino, buono e generoso, che crea disagio nel padre quando si rincontrano dopo 16 anni». Ne risentiremo parlare, scommettiamo?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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