«Sosterrò la Samp a distanza»

«Sosterrò la Samp a distanza»
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Gabriele Remaggi

Basterà un’intercessione a distanza? E’ quello che si augura il cardinale di Genova Tarcisio Bertone che avrebbe voluto recarsi a Bologna per sostenere la Sampdoria, anche se l’arcivescovo, in realtà, è tifoso juventino: «Ho sentito -ha dichiarato Bertone - che l'arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra ha intenzione di andare allo stadio per questa sfida delicata. Sarei dovuto andare anch'io, per pareggiare i conti. Ma non potrò tifare per la Samp, perchè ho altri impegni (a Bari, dove incontrerà il Papa, ndr)». Nessun problema, almeno in teoria, visto che il cardinale ha deciso di affidarsi a «raccomandazioni» particolari: «Spero che funzionino anche da lontano, ma non so se ce la farò di fronte all’arcivescovo di Bologna».
E se nei pensieri di Bertone c’è il Bologna, in quelli della Sampdoria c’è ancora l’Udinese. Un punto di distacco che pesa come un macigno e la polemica tra le due squadre non accenna a placarsi, tanto che i discorsi ecumenici vengono per un attimo accantonati. Inizia l’attaccante bianconero David Di Michele: «Meritiamo il quarto posto, anche perchè non abbiamo mai ricevuto nessun favore arbitrale».
La risposta di Walter Novellino, primo mattatore della squadra blucerchiata, non si fa attendere: «E’ meglio che pensino a giocare e non a dare fiato alla bocca. Vadano a rivedersi le cassette dei due scontri diretti e stiano zitti». Novellino è infuriato ma nel frattempo c’è anche chi, come Francesco Flachi, ha ancora un sogno nel cassetto: «Crediamo ancora nella Champions League, anche se sappiamo che sarà difficile centrare questo obiettivo. Siamo ancora in lotta per un traguardo prestigioso qual è la Champions League e proveremo in tutti i modi a ottenere il risultato pieno. Ma non voglio sentire parlare di vendetta. La gara di domenica è importante per noi, per quello che vale in questo campionato. La Sampdoria non cerca alcun tipo di rivincita. Poi la parola «vendetta» è un brutto termine, sia nello sport che nella vita di tutti i giorni. Di quella Sampdoria sono rimasti pochi elementi. C'era Castellini, che nel frattempo è andato via ed è tornato, come Iacopino. Per noi, non si tratta di una gara da riscattare, al contrario di quello che provano i nostri tifosi. Loro sono rimasti scottati dalla retrocessione. Di sicuro, posso affermare che andremo a Bologna per cercare la vittoria, per non avere alcun rimpianto in chiave Champions. Aspettando di vedere cosa sarà domani, per Flachi e i tifosi è bello cercare di immaginare quali potrebbero essere le trasferte del prossimo anno: «Sinceramente mi va bene qualsiasi paese. Siamo già contenti di essere in Europa, non abbiamo la presunzione di scegliere anche dove andare a giocare. Per me, poi, si tratterà di un esordio assoluto in ambito continentale. Le Coppe, finora, le ho sempre viste in Tv, ma non è mai tardi per incominciare.

Intanto andremo a Bologna per vincere, sperando che il Milan riesca a fermare l'Udinese. Se tutto ciò non accadrà, il nostro campionato resterà comunque straordinario».
Ma la Samp domani avrà anche una raccomandazione particolare, e allora chissà...

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