Sotto l’albero vorrei rubare alla Signora...

Claudio De Carli

Riportiamo le famiglie allo stadio? Macché: portiamoci le donne. Fanno un casino d’inferno e non sono violente, capiscono quanto basta per abbracciarci dopo un gol, sono un rifugio sicuro comunque sia andata. E non toccategli la loro squadra, toccategli tutto ma non la loro squadra, potreste subire ritorsioni pazzesche e infinite, in questo monogame e fondamentaliste. Per esempio Emanuela Talenti indossatrice di grandi maisons da Versace a Yves Saint Laurent ma milanista a vita: «Per il mio Milan più che un desiderio vorrei una giusta ricompensa: scudetto e Champions, ce lo meritiamo. Con un acquisto che può cambiare la nostra storia: Cristian Chivu. Cosa ruberei alle altre? Buffon, è bello, è bravo e poi è un amico». La doriana Mikaela Calcagno, Studio Sport e Domenica Stadio, ha nostalgia: «Vorrei che tornassero i bei tempi di Mantovani, senza nulla togliere all’attuale presidenza. Facevo parte del popolo che si è presentato a Wembley per la finale, vorrei tornare a sognare. Un acquisto? Antonio Cassano. Cosa ruberei alle avversarie? Luca Toni alla Fiorentina, se deve essere il furto dell’anno, lo vorrei grande».
Le toscane sono pungenti, esperte e affidabilissime. Simona Poggianti conduce Amaranto su 50 Canale, livornese da paura: «Niente regali da Babbo Natale, il quinto posto è già tutto quello che si possa desiderare. Ma per il prossimo anno vorrei l’Europa, la Uefa anzi la Champions. Amelia-Lucarelli sono meglio di Pagliuca-Ronaldo, a noi non servono grandi schemi. Cosa rubo? Rubo alla Juve e casco bene». Michela Lanza è la voce di Radio Blu, l’emittente ufficiale viola: «Siamo il miglior calcio della serie A, il quarto posto è sacrosanto. Mi aspetto un acquisto importante, Marchionni o Esposito dietro a Toni. E una prece: ridateci la nazionale, da quando fischiammo l’inno, Baggio e Sacchi non ce l’avete più portata, ormai abbiamo pagato. Cosa ruberei? Mi riprenderei i tre punti che la Juve ci ha fregato in campionato». A Palermo si parla poco e non si fanno nomi. Giusy Randazzo, attrice, presentatrice, scrittrice, conduttrice di programmi sportivi, dice che si augura che il mercato si apra anche per i rosanero: «Nomi? Tsz... non ne faccio. Regali? Tsz, non ne abbiamo bisogno. Ma se c’è da rubare ho le idee chiare: porto via alla Juve tutti i punti che ha e tutti i gol che ha fatto e li do al mio Palermo».
Siamo alle romane. Tania Zamparo, numero 52 a Miss Italia 2000 che l’ha incoronata, regina superlaziale: «Amo Di Canio quando mette la sua forza straordinaria al servizio della squadra, non quando fa messaggi pseudopolitici e perde punti. Ai laziali dico di non scoraggiarsi, stiamo giocando bene. Cosa rubo? Siamo poveri, dovremmo rubare tanto per arricchirci e poi a Natale non si ruba». Matilde Brandi, ex Bagaglino, sotto l’albero vorrebbe trovare un altro biglietto per l’Europa: «E se Cassano vuole andare giusto così, vogliamo dei calciatori, non dei prigionieri. Siamo “i meglio” tifosi d’Italia, si entra allo stadio cantando Roma-Roma e il cuore si fa piccolo-piccolo. Cosa ruberei? Dieci punti alla Juve». L’interista Natasha Stefanenko, la nuova versione delle gemelle Kessler, è su di giri: «Vorrei un bonus di rigori, l’impunità parlamentare di Nedved anche per i giocatori interisti e qualche scudetto in più. Ma non Ronaldo. Ruberei uno scudetto alla Juve, uno di quelli che ci ha fregato in passato».


Madama Federica Panicucci, si difenda, tutte vogliono portare via qualcosa alla sua Juve: «In fondo son ragazze... Comunque anch’io ruberei, per esempio Shevchenko o Kakà o Gilardino, così, tanto per partecipare». A Natale ogni scherzo vale?

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