"Ora pasta! Tutti a cavallo dello spaghetto gigante!". Tre serate a Milano per giocare la più  classica delle sfide gastronomiche, Italia contro resto del mondo. E scoprire se i migliori chef  abitino ancora tra noi e soprattutto se i nostri cuochi siano ancora i più abili a cucinare i  piatti della tradizione italica. 
 Protagonisti de "Le Grand Fooding Milano 2011 - il trionfo dello spaghetto gigante" saranno  infatti i migliori chef italiani e stranieri (con origini italiane o semplicemente filoitaliani)  che in perfetto stile Fooding rifletteranno e reinterpreteranno lo straordinario patrimonio  culinario che offre l'Italia seguendo il fil rouge dello "spaghetto gigante".
 Una tre giorni (giovedì 20 ottobre, venerdì 21 e sabato 22) all'interno dell' "Opificio 31 -  Tortona Locations" (via Tortona, 31). Ogni serata celebrerà la sfida tra quattro fuoriclasse  (due italiani e due stranieri) che avranno il compito di cimentarsi con la cucina tricolore e  rispondere alla grande incognita della serata: "si mangia meglio italiano in Italia o  all'estero?".
 Ogni appuntamento partirà con l'aperitivo frizzante "Le Grand Preludio" a base di champagne Mumm  Cuvée Privilège abbinato alle pizze sacrileghe di Charlie Hallowell (Pizzaiolo, San Francisco) e  Jon Pollard (Pizza East, Londra) che attraverseranno rispettivamente l'Oceano e la Manica per  dimostrare che una buona pizza si può mangiare anche lontano dal Vesuvio. Con i loro cocktail  "Spaghetti Western" a base di Sanbitter e Chinò le ragazze di Arabeschi di Latte faranno un  tuffo nel passato sui set di Sergio Leone. Seguirà "Le Grand Banchetto S. Pellegrino e A. Panna"  che vedrà a confronto i grandi della cucina italiana. Si attraverserà lo stivale da Nord a Sud  con Andrea Berton (Trussardi alla Scala, Milano), Davide Oldani (D'O, Cornaredo), Massimo  Bottura (Osteria Francescana, Modena), Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore, Senigallia),  Cristiano Tomei (L'Imbuto, Viareggio), Pino Cuttaia (La Madia, Licata) per poi spostarsi in  Costa Azzurra con Mauro Colagreco (Mirazur, Mentone). Federica e Fabrizio Mancioppi (Caffè dei  Cioppi, Parigi) e Giovanni Passerini (Bistrot Rino, Parigi) rappresenteranno gli italiani a  Parigi mentre Christian Puglisi (Relae, Copenhagen) porterà a Milano l'aria di Copenhagen. Dalle  Americhe: Mario Carbone (Torrisi Italian Specialties, New York) e Pier Paolo Picchi (Picchi, San  Paolo). Per concludere questo giro del mondo si approderà a Cuba con l'ultima novità della casa  Havana Club: Selección de Maestros. Lunghe tavolate imbandite dalla famosa designer Paola Navone  racconteranno anche negli arredi.
 Non c'è piatto italiano che si rispetti che non lasci "il segno": ogni sera uno dei quattro chef  ai fornelli preparerà un piatto con cui sarà impossibile non sporcarsi ma grazie ai bavaglioli  San Pellegrino i commensali de "Le Grand Banchetto S. Pellegrino e A. Panna" potranno  proteggersi dagli schizzi legando al collo i divertenti bavaglioli che poi resteranno come  souvenir della serata. Dulcis in fundo: la bomba di gelato Haagen Dazs preparata dal  "pasticcione" Franco Aliberti che reinterpreterà il famoso dessert creato nell'ottocento da un  connazionale a Parigi. Poi caffé Nespresso e balli con la musica del deejay parigino Remy Kolpa  Kopoul col suo ritmo agiterà lo shaker di Rich Boccato, mixologist di New York (Pain Killer,  Long Island) che all'interno dello Speakeasy servirà una sua creazione a base di rum Havana  Club, ultimo alcolico ancora proibito negli Stati Uniti. Il clima proibizionista de "Le Grand  Tabù" verrà percepito anche grazie alla presenza di una macelleria "clandestina" in cui Franco  Cazzamali servirà carne cruda anche ai "ritardatari" che non sono riusciti a godersi la cena.
Spaghetti giganti e beneficenza per la sfida tra chef
Tre serate di sfide tra i migliori italiani e i colleghi arrivati dall'estero per decidere chi sia più bravo a cucinare il made in Italy. Tra i partecipanti Oldani, Berton e Bottura
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