Una disfatta nel momento meno opportuno. Dopo gli accostamenti lusinghieri con laccademia del bel calcio ecco arrivare, puntuale, la legnata. In attesa di misurarsi contro il Manchester United, lInter prende a spallate una Roma (cè persino Cordoba nel tabellino del 4-1) che ora rischia il contraccolpo. Per arginare gli inglesi che in casa gli avversari se li mangiano ci vuole ben altro che una squadra «sbarazzina».
In casa giallorossa cala la notte, ma, nonostante la scoppola, qualche alibi ci sarebbe pure. Lerrore marchiano di Totti sul corner. La folle-inutile parata di Giuly e sull1-1 un inspiegabile assalto allarma bianca in inferiorità numerica. Tocca ricordare che lo United è come lInter: se ha una palla la butta dentro, figurarsi quattro. Spalletti spera in una repentina inversione di tendenza, dietro langolo cè unaltra figuraccia in mondovisione.
«Anche oggi questa partita ha dimostrato limportanza del fattore psicologico quando si gioca a calcio - analizza il mister toscano - eravamo riusciti a rimediare il pareggio dopo lespulsione di Giuly e invece ci siamo messi a fare gli sbarazzini (Arsenal e Barcellona...) con il risultato che dopo quattro minuti lInter ha segnato il 2-1 e ha poi chiuso la partita». Sbarazzini, dunque presuntuosi. «Già, e questo ci serva da lezione per la prossima partita. Dopo il gol di Perrotta la squadra è andata a pressare alta. Un errore madornale perché davanti non avevamo una squadra qualsiasi ma lInter che tiene palla come poche e aveva una punta sola, costringendoci ad andare a scalare di più». Spalletti non si dà pace. «Non dobbiamo lasciarci trascinare dalleuforia per un episodio, invece non siamo rimasti compatti come prima, la squadra voleva ripartire allattacco mentre in quel momento bisognava aspettare. Sono cose che capitano e che devono servire per acquisire la mentalità giusta».
Penalizzati dal trittico di partite difficili? «È vero ma siamo comunque attrezzati con una rosa allaltezza, chiaro che se si è affaticati incontrare una squadra forte quanto te può metterti in difficoltà».
E ora, perso il primato in campionato, si volta pagina: mercoledì cè una partita da cerchietto rosso. «Ora ingoiamo amaro, ma bisogna trasformare in fretta queste sensazioni negative in reazione positiva. Devi essere forte dentro, altrimenti non ce la fai, mercoledì abbiamo un appuntamento troppo importante per sbagliare unaltra volta, noi ci proveremo».
Ma, espulsione a parte, ieri non si è vista la solita Roma. «Ripeto la partita è cambiata dopo 24 minuti - chiude - la parata di Giuly è stata fondamentale e ci ha condizionato inevitabilmente.
Oggi si comincia a preparare la grande rivincita di martedì sera in Champions. Non è sempre facile dimostrare quanto si vale. Figuriamoci in uno stadio inglese che trasuda storia e successi.
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