Spalletti: «Vincere oggi per ridarci credibilità»

«Voglio una squadra intelligente, troppa tensione non sarebbe favorevole. Capello? Parlano i successi». Cassano ancora fuori

Marcello Di Dio

da Roma

«Cassano? Devo pensare alla Juve...». Spalletti lascerà fuori il barese anche per la sfida con i bianconeri. Che sarà controllata con un nuovo sistema di videosorveglianza: 36 telecamere in grado di riprendere anche i primi piani dei tifosi.
Luciano Moggi avrebbe voluto Cassano in campo, dicendo che avrebbe garantito spettacolo...
«Moggi voleva darmi dei consigli e io i consigli li accetto se li ritengo giusti. Non ho mai vinto con la Juve (dieci sconfitte e un pareggio il suo bilancio, ndr) e forse Moggi ha avuto compassione di me, cercando di aiutarmi. I risultati della Juventus gli consentono di guardare in casa d’altri».
La posta in palio di Roma-Juve è importante per entrambe.
«È più importante per noi. È la partita giusta da vincere, per ottenere credibilità, certezza e continuità. Servono le nostre migliori qualità, di punti deboli nella Juve ne vedo pochi».
C’è un giocatore bianconero che le toglie il sonno?
«Del Piero. Mi piace come parla, i suoi atteggiamenti, il suo modo di comportarsi e per me il comportamento è tutto. Lo apprezzo da tempo e non solo per quello che fa in campo».
Ibrahimovic ha paragonato la Roma all’Ascoli.
«Questa cosa non può che farmi piacere perché vorrà dire che avrà meno stimoli, anche se sono convinto che quando entrerà all’Olimpico si accorgerà della differenza».
E all’Olimpico tornerà anche Capello, il «traditore»...
«Ho poco da dire su di lui visto che ci ho sempre perso. I risultati nel calcio parlano, quindi ho solo da imparare. Non so se io sono più allenatore e lui un grande gestore, ma per me essere classificato come allenatore è un complimento».
Lei è anti-juventino?
«No, mi sento molto romanista. Ed è un privilegio per me essere tra i protagonisti di questa sfida, ringrazio la Roma».
C’è qualcosa della Juventus che le dà fastidio?
«Chi vince sempre, dà sempre un po’ di fastidio».
In giro c’è molta tensione per questa partita.
«C’è il rischio di innervosirsi per la voglia che determina l’ambiente, è un’insidia a cui faremo attenzione. Voglio che la squadra sia intelligente, la serenità deve essere il nostro punto di forza».
Stasera i tifosi sembrano intenzionati a contestare Rosella Sensi, accusata di «troppa» amicizia con i dirigenti juventini.
«Sarà importante non disperdere energie, anzi bisognerà unirle e utilizzarle per battere la Juve. Trovo l’amministratore delegato impegnata e vogliosa di fare bene».
Il presidente Sensi ha invitato la squadra a vincere.
«Ci farebbe piacere venisse a trovarci negli spogliatoi come ha fatto prima del derby. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo quando poteva essere più presente, nello spogliatoio è molto stimato».


Che idea si è fatto del processo doping alla Juve?
«Rispondo dicendo che mi ha fatto piacere la completa disponibilità offerta dal nostro medico in occasione degli ultimi controlli a sorpresa. L’anno scorso all’Udinese mettevamo fuori rosa chi si rifiutava le analisi del sangue».
Fischierà Paparesta.
«Sono contento, è bravo. Ha diretto molto bene il derby. Ma per me conterà l’atteggiamento della Roma».

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