Speed date, non solo curiosi nel gioco delle coppie al Ducale

Cinquanta tra uomini e donne alla ricerca dell’«anima gemella» Si replica il 21 dicembre

Marzia Fossati

Si pensava unanimemente che fosse l’ultima spiaggia dove trovare una mandria di «sfigati» senza speranza, alla disperata ricerca di uno straccio di donna/uomo al quale aggrapparsi come una cozza allo scoglio, e invece niente, o quasi. Quasi perché, in mezzo alla cinquantina di partecipanti all’ultimo Speed date a Genova, qualche disperato effettivamente c’era, ma rispetto alla maggioranza di single divertenti e divertiti da questa sorta di gioco importato con successo dall’America, si trattava di una sparuta minoranza. E il Giornale, ben inteso, presente in incognito al peccaminoso evento sotto le mentite spoglie della sottoscritta, spacciatasi per una commercialista di Rapallo durante i primi «dates», non rientrava nella seconda categoria (quella degli sfigati, chiaramente).
Il meccanismo del gioco, perché alla fine solo di un gioco si tratta, è molto semplice: a ogni partecipante viene consegnata un’etichetta con un numero, blu per gli uomini e rosso per le donne, che resteranno per tutto il tempo sedute in ordine numerico ai posti loro assegnati. Gli uomini invece si sposteranno, sempre seguendo un ordine numerico, scalando di posto in posto e andandosi a sedere di fronte a ogni ragazza, dove resteranno solo 3 minuti, fino al fatidico urlo selvaggio dell’organizzatore Angelo Carlomagno: «Cambiooo!». Così, a fine serata, tutti avranno parlato con tutte per 3 minuti, trascorsi i quali (sia uomini che donne) apporranno sulla scheda di votazione un sì o un no accanto al numero della persona appena conosciuta, oltre ad altri eventuali tattici appunti sul tabellario. Le schede poi ritirate daranno modo all’organizzazione di inviare a tutti coloro che si sono scambiati un sì reciproco i rispettivi indirizzi e-mail. Speed date è infatti un marchio registrato e per accedervi è necessario iscriversi sul sito www.speeddate.it.
Speed date è approdato a Genova nei giorni scorsi al Mentelocale di Palazzo Ducale e, come sempre, ha registrato il tutto esaurito, nonostante il prezzo di 20 e 25 Euro comprensivo di buffet in stile Biafra e di bevande self-service (2 bolle di intrugli verdastri e alcune bottiglie d’acqua) non fosse proprio a buon mercato.
A spingere così tante persone a partecipare a questo strano gioco delle coppie per trovare l’anima gemella in 3 minuti, reso celebre da Carlo Verdone che lo praticava nel suo film «L’amore è eterno finchè dura», non è una motivazione unica, esistono infatti migliaia di motivazioni diverse, tante quanti sono i partecipanti. Tra gli uomini accorsi a Palazzo Ducale c’era chi, come Andrea (affezionato lettore del Giornale tra l’altro), Maurizio e Stefano, 3 amici genovesi neolaureati e sportivi, intendeva solo divertirsi trascorrendo una serata diversa o chi, come Stefano di Roma o Alexander di New York, da poco trasferiti a Genova per lavoro, cercavano solamente di allargare il giro delle proprie conoscenze.
Non mancavano poi nel mucchio i soliti genovesi come Paolo, postino, che lamentavano la difficoltà di conoscere ragazze nella loro città perchè «Qui sono chiusissime!» (mezza verità) o perchè «Da noi le ragazze sono costrette tirarsela per non essere considerate facili» (verità intera). La maggioranza era però composta dai curiosi come Davide, giudice di Savona e Matteo di Carignano, fresco di ricorso contro le aree blu di Merella.

In compenso la categoria degli Sfigati con la S maiuscola, ossia di quelli che la prendevano seriamente, annoverava un poker d’assi senza speranza: la versione sordomuta dello zio Fester, un ubriaco più tatuato di Marylin Manson, e un paio di elementi che per venire allo Speed date di Genova erano partiti da soli rispettivamente da Asti e da Livorno, per poi ritornarvi la sera stessa, ben inteso, perché «dalle nostre parti non ne organizzano». Speed date tornerà a Genova, dopo la consueta tournèe in giro per l’Italia, il prossimo 21 dicembre.

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