Un Affleck da Oscar elabora il lutto

di Kenneth Lonergan con Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler

Lo scorso novembre, il National Board of Review, importante associazione americana di cinefili (quelli che se ne intendono, verrebbe da aggiungere), ha premiato Manchester by the Sea come miglior film del 2016. Meglio, per dire, di La La Land, annunciato trionfatore agli ormai imminenti Oscar. Un premio che, però, di solito, non porta bene, come viatico, per la notte delle statuette, visto che negli ultimi vent'anni solo 4 volte è riuscita l'accoppiata vincente ad una pellicola. A parte queste statistiche, il dramma diretto da Kenneth Lonergan è davvero un signor titolo, confermando l'alta qualità dei lungometraggi che sono finiti, per questa edizione, in Nomination. Non a caso, un film indie, fuori, cioè, dalle logiche commerciali di Hollywood. Lo si capisce dal modo che ha Lonergan di raccontare i suoi protagonisti e gli ambienti dove interagiscono, curandoli negli aspetti più intimi, coccolandoli, proteggendoli, facendoli crescere secondo logica, emozionandosi lui per primo. Sentimenti che accompagnano il protagonista Lee (se non danno la statuetta di miglior attore a Casey Affleck è uno scandalo), costretto a ritornare nella cittadina da 5mila anime di Manchester-by-the-Sea (da cui il titolo), a causa della morte improvvisa di suo fratello Joe. Scomparsa che lo costringe a doversi far carico non solo del nipote Patrick (bravissimo Lucas Hedges), ma soprattutto dei fantasmi (lo spettatore li scoprirà nella seconda parte del film) di un passato che lo ha trasformato per sempre. Lee dovrà, suo malgrado, imparare nuovamente a comunicare (meravigliose le espressioni di Affleck che accompagnano questa crescita interiore) nel modo corretto, controllando la rabbia, convivendo con il peggiore dei dolori.

Un dramma che Lonergan racconta quasi in punta di piedi, con pudore, senza arrivare, per forza di cose, a un finale scontato, lasciando, anzi, allo spettatore, se lo vorrà, una volta uscito dalla sala, il compito di cicatrizzare le ferite. Prendendosi i suoi tempi, come accade in quei piccoli villaggi costieri del nord-est americano.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica